#MareNostrum. A Procida “terapia di gruppo” in cucina con Imma …

Di Pasquale de Candia

Quattro chiacchiere con Imma Gargiulo, concorrente della fortunata serie TV dell’edizione italiana di Masterchef, che è riuscita nell’arduo compito di unire l’amore per la cucina alla laurea in psicologia. Nell’ambito della fiera dell’ASCOM Mare Nostrum, Imma ha conquistato tutti, con la sua verve e solarità, durante la presentazione del suo nuovo libro. “Celebrity chef. Le ricette di Imma” (Melino Nerella edizioni).

-Come e quando hai scoperto l’amore per la cucina?

È difficile da dire. Ho scoperto di essere innamorata, mentre già lo ero da tempo inconsapevolmente. È accaduto come se avessi avuto un caro amico vicino, con cui negli anni ho condiviso tanti momenti importanti e un giorno scoprì che provavo un sentimento più grande e forte per quell’amico. L’amore nacque tanti anni fa, perché io sono cresciuta in una famiglia di cuochi, che non erano cuochi professionisti; ma tuttora amano farlo per trasmettere quel piacere nel farlo.

- Tu hai una laurea in psicologia. Come sei riuscita a unire la tua passione per la cucina alla psicologia?

Cucina e psicologia sono due sfaccettature della mia personalità. Una legge l’altra ed è di supporto nel costruirla. Con me si sono fuse ed è difficile capire dove termina l’una ed inizia l’altra.
-Dal tuo percorso di studi di Psicologia, credi che attraverso la cucina si riesca a comprendere chi abbiamo di fronte a noi, capire il suo animo?
Mangiare è un atto istintivo che riporta l’uomo alla sua intimità e attraverso il cibo si possono scoprire alcuni lati nascosti della personalità del commensale che si presenta ai nostri occhi. Chi è a tavola può essere “letto” nella vita di tutti i giorni, attraverso l’osservazione delle sue abitudini a tavola ,da quale approccio ha con il cibo, da come si pone con il piatto che gli viene presentato, da come mangia. Quindi la cucina può diventare un mezzo di conoscenza e comprensione dell’animo umano.

-Negli ultimi anni c’è stata una significativa diffusione di programmi di cucina. Adesso tutti cucinano in tv. Tu cosa ne pensi e come hai vissuto al tua esperienza televisiva?

La cucina è diventata l’ultima moda, quasi un’ossessione. Io ho partecipato alla trasmissione Masterchef quasi istintivamente, premettendo che non volevo fare televisione, e sono riuscita a trasmettere ai giudici e al pubblico a casa la mia personalità. La televisione è un mezzo con cui puoi riuscire a comunicare e se sei te stesso, catturerai di certo l’attenzione, avendo come risultato un ottimo riscontro come nel mio caso. Io ho partecipato alla prima edizione del programma e confesso che a volte io e i concorrenti ci trovavamo in imbarazzo a interagire con la telecamera non essendo “abituati”, perché gli operatori riprendevano la preparazione dei piatti durante le gare. I conduttori cercavano spesso di motivare e animare noi concorrenti per farci prendere più confidenza con questo mezzo. È stata davvero un’esperienza molto bella.

-Quali sono, secondo te, i cibi che aiutano a “curare l’anima”?

Tutti, anche un polpettone può curare l’anima. Dipende da come è preparato o da come è presentato. Non bisogna nascondersi dietro delle categorie e non ci si deve lasciar fuorviare da determinati preconcetti. Non si può affermare, ad esempio, che alcuni cibi sortiscono degli effetti rispetto ad altri; come si pensa dei cibi afrodisiaci. Se si vuole, qualsiasi cibo può diventare sensuale ed erotico.

-La fiera dell’ASCOM, Mare Nostrum in questi giorni sta focalizzando l’attenzione sulla valorizzazione dei prodotti regionali e l’incremento della produzione a miglio 0. Secondo te, in che modo bisognerebbe valorizzare i prodotti regionali?

Usare prodotti che nascono dalla propria terra è molto importante; ma è anche importante favorire gli scambi dei prodotti. La regione Campania, nei secoli grazie agli scambi commerciali, ha arricchito la cucina regionale e mediterranea in generale. Lo scambio arricchisce sempre.

-Ultima domanda di rito. Quali sono i tuoi progetti futuri?

Dopo Masterchef Italia , le proposte sono state tante anche televisive e sto ancora valutando. Grazie al programma ho conquistato molta visibilità; ma se un giorno si spegnessero le telecamere no problem la televisione è un mezzo in più che ho per proporre le mie idee e continuerò a seguire i miei tanti progetti personali.

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