L’Ordine degli Psicologi del Trentino compie 20 anni

L’Ordine si riunisce a convegno il prossimo 14 settembre con un Ordine del Giorno ricco di tante importanti novità per i professionisti e per i cittadini

Negli ultimi 5 anni il numero degli psicologi in Trentino è aumentato del 40% per un totale, a oggi, di 670, per l’80% donne.
Un dato che equivale a uno psicologo ogni 700 abitanti.
 
È con questi numeri che l’Ordine degli psicologi della provincia di Trento festeggia il suo ventennale riunendosi a convegno il prossimo 14 settembre.
Ma cosa c’è alla base di questo exploit? «Questo aumento repentino di psicologi – spiega Luigi Ranzato, presidente dell’Ordine degli psicologi del Trentino - ritengo che sia dovuto in parte all’attivazione del corso universitario i n psicologia a Rovereto, da cui negli ultimi due anni sono usciti i primi laureati. E poi, abbiamo assistito a uno sdoganamento della figura dello psicologo, fino a poco tempo fa erroneamente legata solo a patologie cliniche. Oggi invece la psicologia si declina in un ampio spettro di ambiti, che vanno dalla psicologia del lavoro alla selezione del personale, dalla psicologia sportiva a quella scolastica, dove ci sarebbe molto da fare».
 
Il Trentino offre ancora qualche chance in più per chi sogna una carriera da psicologo, mentre nel resto d’Italia è quasi una chimera.
I numeri parlano da soli: 90.000 psicologi in Italia contro i 300.000 di tutta Europa, una cifra impressionante che spiega perché più della metà di chi si laurea in psicologia non va poi a ricoprire un ruolo nel mondo del lavoro adeguato per gli studi svolti.
 
Eppure, laurearsi in psicologia non è una cosa da tutti. Ci vogliono 5 anni di laurea, poi un anno post lauream di tirocinio non pagato per poi poter sostenere l’esame di stato.
«Arrivati a questo punto, poi – spiega Ranzato – in molti scelgono di frequentare altri 4 anni di specializzazione in psicoterapia. Oltre a questo, poi, c’è obbligo di formazione continua».
 
Ma non solo, perché in provincia di Trento l’Ordine degli psicologi sta promuovendo la «buona pratica di misurare l’efficacia delle proprie prestazioni psicologiche a favore dei pazienti, attraverso l’utilizzo di questionari CORE OM validati a livello internazionale, che il paziente compila prima, durante e dopo la terapia.
Questa modalità è già in parte attivata all’interno dei servizi di psicologia dell ’Azienda Sanitaria trentina, e ora vogliamo introdurla anche per tutti quelli che svolgono l’attività privatamente».
 
Uno strumento fondamentale, secondo Ranzato, «in un contesto in cui si affollano operatori non professionisti, counselor di tutti i tipi, coach improvvisati, praticoni del benessere psicologico…».
La promozione di questi strumenti di valutazione arriva a conclusione di una Ricerca-Azione condotta sugli iscritti co-finanziata dalla Provincia autonoma di Trento (LP 4/2007 per le professioni), che sarà presentata nel corso del convegno di sabato 14 settembre, dal titolo «L’attività degli psicologi in Trentino: ambiti di intervento, metodi e strumento per misurarne l’efficacia».
 
L’incontro si svolgerà a partire dalle 9 nell’Aula Grande della Fondazione Bruno Kessler di via Santa Croce 77 a Trento.

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