L’obiettivo del Daesh è la conquista dell’Europa e la sottomissione …

Nel Baden-Württemberg, in Germania, si sta realizzando un programma per aiutare gli ex ostaggi dei terroristi del Daesh. L'assistenza e le cure vengono fornite sotto la direzione del Professor Jan Ilhan Kizilhan (Università di Villingen-Shveningen).

In un'intervista con Sputnik, ha raccontato che il progetto di assistenza è stato istituito nell'autunno del 2014, dopo che il Daesh aveva preso il controllo della maggior parte dell'Iraq e catturato migliaia di ostaggi.

"Nel 2015 abbiamo inviato più di 900 tra donne e bambini finiti prigionieri del Daesh in Germania per il programma di recupero. Stiamo esaminando, selezionando e mandando via le donne e i bambini, che, dopo la prigionia sono rimasti fisicamente o mentalmente traumatizzati, moriranno se non verranno aiutati. La violenza contro le donne e i bambini inizia già quando davanti ai loro occhi vengono fucilati tutti gli uomini della famiglia. Una bambina di 8 anni è stata stuprata e venduta 9 volte. Non dimentichiamoci che gli ex ostaggi per il resto della loro vita cercheranno di rivivere ed analizzare il trauma. La terapia li aiuterà a sentirsi sicuri e ad imparare a convivere con questa esperienza in futuro."

Il Professor Jan Ilhan Kizilhan sottolinea che per i militanti del Daesh tutte le persone appartenente ad altre fedi religiose nel loro territorio non sono esseri umani.

"Lo Stato Islamico è un fenomeno nuovo, non ha nulla di paragonabile con le altre organizzazioni terroristiche come "Al Qaeda" o il "Fronte al-Nusra." Abbiamo a che fare con un'ideologia completamente diversa e un comportamento diverso. Si tratta di un nuovo tipo di fascismo islamico ideologico, i suoi seguaci percepiscono gli oppositori come non persone. Non hanno nessuna remora morale, possono uccidere chiunque, indipendentemente dall'età o dal sesso.

L'idea principale, che persegue il Daesh, è la conquista dell'Europa e della sottomissione del mondo cristiano, anche attraverso il terrore. Vogliono fare la gente vive nella paura. Per contrastarli, è necessario ancor di più attenersi a valori come i diritti umani, l'uguaglianza e la solidarietà. Allo stesso tempo è necessario affrontare alla radice le strutture dell'organizzazione, sono fanatici e non sanno dialogare."

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