Lo sfogo di Scattone: "Insegno da anni, e non posso chiedere …

C’è anche Giovanni Scattone tra i neoassunti con il decreto Buona Scuola. L’ex ricercatore di filosofia del diritto, condannato per omicidio colposo nel processo per la morte di Marta Russo, insegnerà Psicologia all’Istituto professionale Luigi Einaudi di Roma.

 

aaamartarussoLa reazione della mamma di Marta Russo: “Assurdo”

Appresa la notizia dal Corriere della Sera, ha reagito subito la madre di Marta Russo (nella foto).  “È assurdo che Giovanni Scattone continui ad insegnare”: dice Aureliana,  commentando la notizia.  “Non è la prima volta, ed ancora restiamo sconvolti. Non si può pensare che una persona del genere, che non ha neanche mai chiesto perdono, possa fare l’educatore. Tra l’altro con un posto fisso”.

 

Scattone: “Come chiedere perdono, se non l’ho uccisa io?”

Ma i giornali riportano stamattina lo sfogo di Scattone, che sulla questione si è confidato con i suoi amici. “La verità è che un altro lavoro, diverso dall’insegnante, io lo farei volentieri. Solo che a quasi 50 anni, faccio fatica a trovarlo. Farei anche un lavoro per cui non serve la mia laurea. Però sono stufo di queste polemiche, ogni anno è la stessa storia e ormai sono 10 anni che insegno nei licei. Per 10 anni ho fatto il supplente, ho insegnato storia e filosofia e con i ragazzi mi sono trovato sempre bene, anche loro con me… Ora ho vinto questo concorso, anzi l’ho vinto tre anni fa per insegnare Filosofia e Scienze Umane e non c’entra niente la Buona Scuola, sarei entrato comunque, per la regola del turnover”. E aggiunge poche parole, ma significative, rivolte ai genitori di Marta Russo: “Io li rispetto, ma come posso chiedere perdono, se non ho l’uccisa io”.

 

Tutte le carte in regola
Per l’insegnamento Scattone ha tutte le carte in regola: ha scontato ormai la sua pena, e all’epoca della sentenza definitiva la Cassazione stabilì di non applicare la pena accessoria di interdizione all’insegnamento. Oggi è abilitato all’insegnamento di Storia della filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione, nel 2012 ha superato il concorso a cattedra ed è nelle graduatorie da cui il ministero dell’Istruzione ha attinto per le assunzioni di questo settembre.

 

L’omicidio 18 anni fa
Sono ormai trascorsi 18 anni dal maggio del 2007, quando la studentessa dell’Università La Sapienza venne uccisa nel maggio nel ’97 da una colpo di pistola nel cortile dell’Università la Sapienza di Roma. Per la morte della ventiduenne il giovane fu condannato assieme al collega Salvatore Ferraro (che però era stato accusato di favoreggiamento). Entrambi si sono sempre proclamati innocenti.

 

Da anni nelle scuole
Nonostante sia però un personaggio ” chiacchierato”, non è la prima volta che Scattone entra in una scuola: dal 2011 il 47enne ha accettato diverse supplenze in numerose scuole romane. Tra queste c’era anche l’istituto frequentato da Marta Russo, ma in quel caso il neodocente fu costretto a rinunciare alla supplenza sulla scia delle polemiche.

 

 

 

 

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