«Lo psicologo ospedaliero non sparirà»

spending review

«Lo psicologo ospedaliero non sparirà»

Chiarimento del Ministero dopo l'allarme degli psicologi:
«Il decreto non entra nel merito delle professioni sanitarie»

MILANO - Gli psicologi non spariranno dalle corsie degli ospedali. Lo assicura il Ministero della Salute, dopo l'allarme lanciato dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi secondo cui il decreto sugli «standard ospedalieri» (qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi) predisposto nell'ambito della spending review avrebbe cancellato il servizio di assistenza psicologica nei reparti. «Nessuna soppressione della figura dello psicologo - precisa dunque il Ministero -. Il regolamento cui si fa riferimento è ancora in una fase di discussione con le Regioni e Province Autonome». Le osservazioni degli Ordini degli Psicologi «costituiranno oggetto di riflessione nei successivi incontri con le Regioni. In ogni caso - prosegue il dicastero -, il regolamento non prevede alcuna soppressione della figura dello psicologo, in quanto ha come finalità principale la riorganizzazione dei posti letto e della pianta base dei servizi ospedalieri senza entrare nel merito delle specifiche professioni sanitarie coinvolte».

INSUFFICIENTI - L'allarme lanciato dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi, dalle nove società scientifiche del settore e dalle associazioni di malati, riguarda i circa mille psicologi ospedalieri di ruolo e gli altrettanti che li affiancano e che lavorano con contratti a termine spesso finanziati da associazioni di malati. È stata anche lanciata una petizione («Non cancelliamo la psicologia negli ospedali») che ha raccolto migliaia di firme in pochi giorni. Lo psicologo ospedaliero - viene ricordato - è presente in misura largamente insufficiente per assicurare interventi adeguati e omogenei sul territorio nazionale, concentrati nella maggioranza dei casi - tranne qualche eccezione - negli ospedali del centro-nord. E che l'aiuto psicologico sia considerato molto importante dai pazienti viene confermato dal fatto che esso sia la terza voce di spesa, dopo badanti e farmaci non erogati dal Ssn, che i cittadini affrontano pagando di tasca propria.

SALGONO I COSTI - I compiti dello psicologo ospedaliero sono quelli di comunicare con il paziente, ridurre lo stress e il disagio, prepararlo e sostenerlo in passaggi difficili. È dimostrato che il vissuto del malato ha importanti ricadute sui processi biologici: lo stress psicologico aumenta del 40% il tempo di guarigione delle ferite chirurgiche, mentre una breve tecnica antistress migliora i decorso postoperatorio con tre giorni di degenza in meno, secondo studi recenti. Una quota significativa delle cause legali intentate agli ospedali nasce da come i pazienti si sono sentiti trattati, mentre problemi di stress del personale sono alla base di molti errori. Tutto questo incide sui costi: un'indagine su 9 milioni di americani ha mostrato come i fattori psicologici aumentino i costi sanitari dal 30 al 170%.

Redazione Salute Online9 aprile 2013 | 14:16© RIPRODUZIONE RISERVATA

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