Libri: a cinquant’anni dalla morte di Jung ‘In dialogo con l …

Roma, 12 gen. (Adnkronos) - A distanza di cinquant'anni dalla morte di Jung, il volume 'In dialogo con l'inconscio' pubblicato da Magi Editori e scritto da analisti junghiani come Federico De Luca Comandini (Roma), Robert M. Mercurio (Roma), Daniele Ribola (Lugano), Giulia Valerio (Verona), Claudio Widmann (Ravenna), tutti impegnati in attivita' seminariali volte alla diffusione e all'approfondimento del pensiero di C.G. Jung. Docenti presso scuole di specializzazione in psicoterapia a indirizzo junghiano, sono autori di scritti in cui affrontano temi salienti della psicologia analitica.


I saggi qui raccolti costituiscono un'appassionata e appassionante rilettura di alcuni dei temi fondanti della psicologia junghiana: l'immaginario psichico, gli archetipi, la sincronicita', il rapporto con l'Ombra e con l'inferiorita' psichica, il sentimento religioso e la funzione trascendente, mysterium coniunctionis. Le riflessioni degli autori riassumono che il lascito junghiano piu' prezioso e piu' fecondo e' la nuova relazione tra il sistema dell'Io e le immagini dell'inconscio.

Jung insegna all'uomo di oggi che solo dalla convergenza tra la coscienza e l'inconscio puo' scaturire il progresso. E cosi' diventa il compito dell'uomo moderno comprendere che la congiunzione tra funzioni superiori e inferiorita' psichica, fra disegni intenzionali dell'Io e la progettualita' imperscrutabile dell'inconscio e' una preziosissima opportunita' evolutiva, sia sul piano individuale sia su quello collettivo.

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