Le ispirazioni di Far Cry 3

Jeffrey Yohalem, il principale sceneggiatore di Far Cry 3 ha confessato a MCV che Prince of Persia ha avuto una grossa influenza sul proprio approccio ai giochi. "Stiamo cercando di far intraprendere un viaggio al giocatore, e stiamo cercando di ribaltare le sue aspettative nello stesso modo in cui Mechner le ribaltò con Prince of Persia. Quando ti trovi nei livelli onirici, puoi davvero vedere la psicologia del protagonista, giocando con quello che accade nella sua mente. È in buona parte un gioco d'azione psicologico."

"Sto lavorando con il direttore artistico di Far Cry 3, Pat Plourde, che è un genio assoluto," prosegue Yohalem. "Le nostre idee viaggiano praticamente in parallelo e ognuno dei due spinge l'altro in entrambe le direzioni. Per noi il nucleo del gioco è il fatto di essere uno 'Straniero in terra straniera'. Ti ritrovi in un luogo diverso da qualsiasi altro luogo tu abbia mai visto. La seconda idea è quella della preda, il modo in cui il combattimento funziona è che ti muovi tra gli alberi e attacchi persone che non sono consapevoli della tua presenza. Far Cry 2 aggiunse la possibuilità di controllare a proprio vantaggio aspetti come il fuoco. Quetso è ciò che abbiamo conservato come nucleo di Far Cry, il resto è stato reinventato. Potete pensarlo come un Assassin's Creed in soggettiva. Un gioco d'avventura e azione che è uno sparatutto in soggettiva. In alcuni livelli non si dovrà nemmeno sparare."

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