L’amore conta

E’ di questi giorni l’uscita nelle sale cinematografiche del film “Tutta colpa di Freud” e al di là del titolo di matrice prettamente psicologica i contenuti sembrano essere davvero interessanti (dal mio punto di vista!).

Si parla di Amore, il sentimento più antico e nobile del mondo e se ne mettono in risalto le sfaccettature più eccezionali, le differenze che accomunano alcune storie: diverse inclinazioni sessuali, diverse condizioni sociali e differerenze d'età.

In amore (pare) non esistano calcoli matematici né tantomeno questioni anagrafiche ed è antica la frase “l’amore non ha età” poiché se si pensa alle sensazioni coinvolte nell’innamoramento si abbattono i muri delle convenzioni sociali, degli stereotipi e dei pregiudizi. 

Ma al di là di romanticismi e idealizzazioni esistono delle spiegazioni psicologiche a specifiche dinamiche amorose. Non è così inusuale innamorarsi di persone lontane da sé anagraficamente. C’è chi sostiene che ricercare persone molto più grandi sia dovuto al desiderio conscio o inconscio di colmare dei vuoti affettivi dell’infanzia e quindi legandosi ad un amore “maturo” si ricercherebbero la protezione o il sostegno che magari non sono stati soddisfatti dai genitori. 

Al contrario, la ricerca di una persona più piccola sembrerebbe spinta da un bisogno opposto, cioè quello di volersi “prendere cura” di qualcuno, col vantaggio secondario di avere interazioni e scambi con una mentalità tanto giovane quanto stimolante. In questo casi il “problema” di una eventuale instabilità relazionale non è da ascrivere alla differenza di età tra i partner ma nelle ragioni (assolutamente soggettive) che spingono una persona a scegliere partner lontani per età.

Spesso, per via appunto di queste “spiegazioni” che mettono in luce equilibri psicologici di compensazione, siamo comunemente portati a pensare che le relazioni in cui c'è una sostanziale differenza di età sono destinate a non durare a lungo e prima o poi si rompono.

Ciò che accade è che noi spesso ragioniamo in base a convinzioni personali che sono nella maggior parte dei casi influenzate potentemente da fattori esterni, sociali, che ci tengono imprigionati in ruoli e in doveri “prestabiliti” che ci fanno poi perdere di vista la realtà dei fatti e alcuni parametri fondamentali che non possono essere invece ignorati in una relazione. Tra tutti la complicità e la capacità di cogliere i bisogni dell’altro costituiscono elementi essenziali per una sana storia d’amore, basata sul rispetto e il dialogo costruttivo. E’ bene ribadire che le dinamiche psicologiche di coppia sono sempre particolarmente complesse ed ogni storia deve essere sempre valutata caso per caso, al di là delle diversità osservabili. "Solamente dove c’è sintonia tra i partner le difficoltà possono essere arginate, anche tra mille differenze, traendo un impagabile beneficio dalla gratificazione che scaturisce da un amore assolutamente appagante e coinvolgente, ma soprattutto maturo" (cit. Dott.ssa Mennillo, psicolga). 

E non parliamo anagraficamente! Pertanto, mi chiedo, (al di là di situazioni “eccezionalmente estreme”) qualcuno saprebbe dire qual è la differenza di età ideale affinché si possa essere certi di ritrovarsi a vivere un rapporto di coppia durevole?

Dott.ssa Florinda Bruccoleri 
Psicologa, Psicoterapeuta analista transazionale,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it

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