La Virtus di Bechi tra pressing e psicologia

IL BASKET

La Virtus di Bechi tra pressing e psicologia
Hasbrouck: Spero che le cose cambino

Coach a colloquio con la guardia per motivarla
Preso Pullen: debutter il 17 contro Reggio Emilia

Luca Bechi
Comunque vada a finire il match di luned contro Caserta, e a prescindere dai grandi miglioramenti dei muscoli di Peppe Poeta, la Virtus ha deciso di prendere Jacob Pullen e ieri sera il giocatore ha firmato il contratto. Forse non esattamente ci che serve alla squadra in questo momento — il ruolo di 3/4 resta scoperto — e probabilmente con pi tempo e maggiori risorse si potrebbero fare ragionamenti diversi. Ma il club ha deciso e non risparmier, nemmeno se luned arrivare una vittoria blinda-salvezza e nemmeno se Poeta dovesse farcela (ed possibile) a giocare domenica prossima contro Reggio Emilia.

Sopite le tentazioni, restano le intenzioni. Quelle del nuovo coach Luca Bechi, al lavoro per ravvivare una squadra che nelle ultime partite sembrava morta dentro. Ma non cos dicono dalla palestra, confidando che ci sia ancora qualcosa da spremere. E se il barometro l’umore dei giocatori, il tweet di Kenny Hasbrouck lascia immaginare a giornate di positivo lavoro: Ho avuto un faccia a faccia con il coach, mi sembrato un bravo ragazzo. Spero che ora le cose possano andare diversamente. Viva Bechi, dunque. E tutti con Bechi perch in questa partita lunga due mesi c’ in gioco la permanenza in serie A, la credibilit e anche l’orgoglio dei giocatori. Vediamo dunque quali mosse potrebbe fare il nuovo coach per cambiare qualcosa e rimettere in carreggiata la Virtus.

1. Pressing e zona Con un roster ridotto all’osso e la necessit di svegliare giocatori e ambiente, Bechi potrebbe alzare l’intensit chiedendo pressing e aggressivit difensiva. Sarebbe anche un modo per coprire gli atavici buchi difensivi dovuti alla poca stazza e ai pochi centimetri del perimetro. Siamo piccoli? Aggrediamo e pressiamo. poi possibile ricorrere alla zona: arma a doppio taglio perch servono giocatori disposti al sacrificio e all’aiuto reciproco, ma il cambio di coach potrebbe averli motivati.

2. Pi perimetro e Gaddefors da 4 La soluzione dello svedese da ala forte, per avere un giocatore interno pi pericoloso anche al tiro da fuori, era stata esplorata da Alex Finelli senza grande successo. Ora per una conditio sine qua non per cambiare volto alla squadra e Gaddefors deve dimostrare qualcosa. ipotizzabile vedere spesso dei mini-quintetti, in cui Smith verr utilizzato anche da centro e molto coinvolto con ricezioni interne.

3. La psicologia Bechi con il colloquio con Hasbrouck ha gi iniziato l’opera di motivazione verso la squadra. Chiaramente i primi da coinvolgere sono gli americani, che al di l dei buoni propositi devono iniziare a rendere da americani. L’arrivo di Pullen — che aspetta il nulla osta dell’Hapoel — potrebbe dare ulteriore propulsione al messaggio. Di sicuro la Virtus non pu uscire dalle sabbie mobili senza l’apporto di Hasbrouck e Smith. E per la guardia, un gioco pi aggressivo, che possa creare canestri facili in contropiede o almeno tiri in transizione sarebbe l’inizio della soluzione ai problemi tecnici finora evidenziati.

Daniele Labanti
twitter @DL_corriere
09 marzo 2013 RIPRODUZIONE RISERVATA

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