La sopravvissuta: finalmente una gioia




Cinzia Di Bernardo stringe forte le mani del suo ragazzo Lorans Salfity. Cinzia, studentessa di Psicologia, è di Castelli e la notte del terremoto dormiva, insieme ai suoi amici, nelle stanze 309 e...

      Cinzia Di Bernardo stringe forte le mani del suo ragazzo Lorans Salfity. Cinzia, studentessa di Psicologia, è di Castelli e la notte del terremoto dormiva, insieme ai suoi amici, nelle stanze 309 e 310 della Casa dello studente, al terzo piano, nell’Ala Nord dello stabile diventato una tomba per altri otto coinquilini. Quella notte lei e gli altri tre sopravvissuti al crollo mortale furono estratti salvi dalle macerie dopo molte ore. Cinzia ascolta la sentenza in silenzio prima di lasciarsi andare a uno sfogo liberatorio.

      «Una sentenza giusta», racconta al Centro. «Dopo mesi e mesi di tensione e di preoccupazioni perché non si sapeva come sarebbe andata a finire la vicenda giudiziaria ora posso dire di provare un attimo di gioia. Ne abbiamo bisogno perché abbiamo sofferto tanto in tutti questi anni. Una sentenza giusta soprattutto per le vittime del terremoto che non vanno mai dimenticate». A sentenza pronunciata l’avvocato Wania Della Vigna si gira verso i ragazzi superstiti e manda loro un bacio. (e.n.)


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