La pubblicità incontra la psicologia: nasce #ogilvychange

Presentata la unit italiana di Ogilvy Mather che integra i più recenti studi di psicologia cognitiva e sociale e di economia comportamentale con le competenze in comunicazione del Gruppo. Sarà coordinata da Filippo Ferraro. Guerino Delfino: «Già al lavoro con alcuni clienti»

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Guerino Delfino

Arriva ufficialmente anche nel nostro Paese #ogilvychange, la unit di Ogilvy Mather che si propone di integrare i più recenti studi di psicologia cognitiva e sociale e di economia comportamentale con le competenze in comunicazione del Gruppo.

Nata nel 2012 nel Regno Unito per iniziativa di Rory Sutherland, Vice Chairman di Ogilvy Mather UK, #ogilvychange ora opera anche in Italia – sotto la responsabilità di Filippo Ferraro, Head of Planning dell’agenzia – per realizzare progetti di comunicazione con forte impatto culturale e sociale partendo dalle conoscenze sui principi teorici che condizionano il comportamento individuale all’atto di qualsiasi scelta e che in genere non sono considerati dalle comuni analisi di mercato.

«Nei momenti decisivi, le persone compiono scelte economiche che riguardano cibo, salute, investimenti o viaggi sull’onda di percezioni, sentimenti e condizionamenti sociali che spesso scavalcano la logica e che, perciò, tendono a sfuggire agli studiosi di economia», ha dichiarato Guerino Delfino, Ceo Chairman di Ogilvy Mather Italia, nel corso della presentazione della struttura, lunedì mattina a Milano.

Il logo della sigla

Coordinata da Filippo Ferraro, la nuova unit si avvale della collaborazione di IESCUM – Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano. Grazie a questa partnership, il team italiano di #ogilvychange lavora già da tempo al fianco di esperti italiani e internazionali con una vera e propria unit deputata a sviluppare idee e progettualità che stimolino e favoriscano cambiamenti positivi nelle attitudini dei consumatori. Tra gli esperti coinvolti c’è Francesco Pozzi, Psicologo e Analista del Comportamento e docente a contratto di Behavioral Economics all’Università IULM.

«#ogilvychange sta già lavorando in Italia con alcuni clienti, fra cui un brand che produce lenti a contatto di cui diremo presto qualcosa in più – ha aggiunto Delfino -. Fra le nostre ambizioni c’è anche quella di sviluppare progetti in ambito sociale. Oggi il ruolo delle marche è infatti molto cambiato: non si preoccupano più soltanto del loro prodotto, ma anche di parlare ai consumatori per cambiare in meglio i loro comportamenti e costruire un mondo diverso».

Rory Sutherland

Alla presentazione di#ogilvychange Italia era presente anche Rory Sutherland: «Negli ultimi anni, gli studi scientifici sui fattori psicologici, cognitivi ed emozionali che impattano sulle scelte economiche dei singoli ci hanno lasciato in eredità conoscenze e tecniche che hanno amplificato in modo incredibile le capacità predittive e di comprensione del marketing – ha affermato il pubblicitario -. La conoscenza delle piccole sfumature che modificano il modo in cui la gente reagisce in ambito locale, regionale o nazionale fa realmente la differenza nel portare il cambiamento desiderato nella società, vincendo inerzie che altrimenti richiederebbero un lentissimo lavoro di sensibilizzazione e persuasione».

Il lancio di #ogilvychange corona un 2015 finora positivo per l’agenzia che fa capo a WPP. «Il 2015 – ci ha detto Delfino – è stato un buon anno, forse il migliore degli anni post crisi. Abbiamo avuto un buon risultato economico, successi creativi, l’acquisizione di nuovi clienti. Il mercato si sta muovendo molto e abbiamo lavorato con clienti nuovi anche concettualmente: sono i figli delle innovazioni che hanno caratterizzato gli ultimi anni, dalla sharing economy alla dematerializzazione dell’industria, che stanno dimostrando molta vivacità».

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