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La psicologa e psicoanalista Vera Slepoj è stata professore a contratto in Sociologia della salute per l’università di Siena presso la facoltà di medicina e Chirurgia. Nel corso della sua carriera si occupata di problematiche di ampio rilievo sociale quale quella della violenza sui minori perpetrata in ambito familiare. È inoltre editorialista di molti quotidiani e settimanali e presidente e fondatrice del Premio letterario Cortina D’Ampezzo e curatrice della rassegna Una montagna di libri.
Donna dall’intelligenza vivida, intellettuale d’altri tempi, nel suo testo intitolato La psicologia dell’amore affronta una tematica cara all’umanità tutta: la passione amorosa. Non si tratta del solito manuale di facile lettura contente consigli approssimativi su come vivere la relazione a due, al contrario è un’opera di forte valore culturale in cui la psicologa indaga il fenomeno amoroso nella sua complessità.
La lettura, pagina dopo pagina, consente al lettore di comprendere come l’amore, sentimento a-temporale ed a-spaziale per molti, sia in realtà strettamente connesso al contesto storico culturale di cui è figlio. Elemento bidimensionale dunque che si nutre sia dell’aspetto individuale – legato alle modalità comportamentali del singolo che cede alla passione amorosa – sia all’hic et nunc ossia al momento storico in cui tale legame si concretizza.
La scrittrice ci restituisce l’immagine dell’evoluzione storica di tale passione travolgente che annebbia i sensi e impedisce al raziocinio di “fare il suo lavoro”. Il divenire storico di tale sentimento, le mutazioni che lo hanno caratterizzato sono raccontate dalla Slepoj attraverso Platone, Freud, l’amor cortese fino alle teorie psicologiche più recenti per approdare addirittura alle nuove modalità di innamoramento virtuali. Un viaggio nella storia del sentimento, un itinerario che conduce alla valorizzazione del passato come strumento per conoscere il presente, per leggerlo ed interpretarlo.