La psicologia del golf

Perché molto spesso arriviamo sul tee della 18 strisciando i piedi? Perché siamo così stanchi nonostante non sia uno sport così faticoso?
Il motivo è semplicemente uno solo: il golf non è solamente uno sforzo fisico, è una concentrazione constante per 5 ore.
Prima di effettuare qualsiasi colpo, un buon golfista lo pensa, lo visualizza, sceglie il bastone, adatta la forza e lo stance, ecc..
Il golf difatti si svolge prima di tutto nella testa del giocatore, il quale si crea mentalmente un’immagine di tutti i vari colpi che farà. In America ad esempio, vi sono moltissimi maestri che allenano che insegnano a gestire nel miglior dei modi l’immaginazione che accompagna ogni singolo colpo (Psicologia del Golf).
Non è da sottovalutare nemmeno il nostro stato d’animo: spesso capita di non dormire bene la notte inconsciamente perchè si ha l’ansia del drive alla buca 1 oppure si arriva in campo pratica 3 ore prima per tirare 60 palline convinti che possa servire a migliorare la nostra tecnica. Quante volte vi siete ritrovati a dover tirare una palla con un ostacolo proprio di fronte a voi? E quante volte avete pensato “adesso sbaglio”? Ed è proprio questo che frega qualsiasi golfista: dall’esordiente al professionista. Il nostro stato mentale non fa che influenzare il nostro colpo e quindi anche il nostro rendimento.
In questi casi, l’unica cosa da fare è respirare profondamente, visualizzare il nostro colpo e divertirsi; proprio perchè come in tutti gli sport, il divertimento deve essere posto sempre in primo piano.

 

 

Foto di Psicologia nel Golf

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