La lotta al gioco d’azzardo tra teatro, cinema e approfondimenti …

La battaglia del Comune di Ravenna per contrastare il gioco d’azzardo si potenzia anche grazie a una rete di associazioni, soggetti culturali e di esperti della materia in ambito psicologico.  Questa alleanza approda ad un programma di interventi in vari ambiti: dalla scuola alle carceri, dal teatro al cinema, dalla sociologia alla psicologia. Alcuni di questi sono inseriti nella rassegna dal titolo “Per non morire di gioco d’azzardo” che si svolgerà dall’11 al 14 febbraio.

 

L’assessorato  alle Politiche sociali sta portando avanti gli interventi in armonia con la Campagna nazionale di comunicazione “Mettiamoci in gioco” contro i rischi del gioco d’azzardo promossa da Legautonomie – Associazione autonomie locali, alla quale ha aderito, così come ha fatto propria la campagna della Regione che attraverso l’applicazione  del logo “Slot free” differenzia i locali pubblici che lo affiggono da quelli che ospitano macchine per il gioco. A tutt’oggi è il bar Guidarello di via Pasolini, 21 il primo esercizio pubblico della città che ha richiesto, applicandolo nella vetrina, il logo Slot Free ER.

Gli interventi che prenderanno il via a breve riguardano il laboratorio cinematografico per la formazione di una decina di studenti del Liceo Artistico di età compresa fra i 15 e i 18 anni. Nelle 50 ore di formazione condotte dal regista Fabrizio Varesco i ragazzi del liceo Artistico apprenderanno le nozioni teoriche e pratiche che consentiranno loro di lavorare sul tema del gioco d’azzardo e di darne continuità fino a coinvolgere i compagni di scuola.

Riguarda sempre il mondo degli adolescenti, il progetto che verrà portato avanti dal Gruppo dello zuccherificio nelle scuole superiori. Si tratta di una serie di incontri informativi incentrati sulle conseguenze derivanti dalla dipendenza dal gioco. Gli incontri sono già iniziati al Liceo Classico e a breve verranno riproposti all’Istituto Callegari.

Ha invece la valenza di indagine dal titolo “E’ veramente solo un gioco?” il progetto a cura di Gianni Savron, Silvana Maria Tammaro, Daniela Capitanucci, Angela Briganzoli, Ganna Ukrayinets teso a conoscere, attraverso la somministrazione di un questionario, le abitudini e la prevalenza del gioco d'azzardo negli studenti di alcune scuole superiori della provincia, tra cui il Liceo Artistico, la Olivetti-Callegari, l’ Istituto per Geometri a Ravenna e l’Istituto Sociopedagogico e l’Istituto per Geometri e Ragionieri di Lugo. Il progetto è sostenuto oltre che dal Comune, dalle associazioni Alea, And e Polo S.Teresa; l'esito dell'indagine fornirà indicazioni importanti per una campagna informativa e di prevenzione sul gioco d'azzardo.

Inoltre, le classi di quinta elementare della scuola “Torre” e la terza media della “Don Minzoni” saranno coinvolte dal progetto “Di gioco in gioco”  a cura delleassociazioni Lucertola ludens, Psicologia urbana creativa e Alea. Gli alunni saranno protagonisti di giochi finalizzati ad aumentare la consapevolezza del fattore casualità.

Si rivolge al mondo delle donne giocatrici, la ricerca sotto un ottica di genere condotta dalla psicologa Barbara Gnisci attraverso interviste e testimonianze di donne dipendenti dal gioco ospitate in strutture  che ad altre che ne sono uscite.

Attraverso quattro incontri pubblici organizzati dal Gruppo dello Zuccherificio per la prossima primavera in luoghi di aggregazione per anziani, giovani, donne e stranieri da esperti verrà data la corretta informazione sul fenomeno contribuendo così ad aumentare la consapevolezza dei rischi e delle conseguenze del gioco d’azzardo.

“Ravenna – ha dichiarato l’assessore Giovanna Piaia - è parte del movimento Slot Mob, protesta della società civile organizzata da Legautonomie. Nel 2002 iniziò la nostra campagna locale L'azzardo non è un gioco che è proseguita lo scorso anno con la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare. Oggi proseguiamo con una serie concentrata e puntiforme di iniziative  informative e formative in collaborazione con le Associazioni che si sono proposte. Coniughiamo l'agire locale con la protesta nazionale che denuncia la lentezza dell'iter legislativo bloccato in commissione bilancio. Nessun calo delle entrate nelle casse dello Stato sarebbe più salutare e conveniente per i nostri cittadini. Risulta evidente la schizofrenia fra amministrazioni locali sensibili e parlamento condizionato da interessi di lobbies che lucrano sul gioco d'azzardo”.

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