La lettera della Prof: “Non tenete i ritmi dell’Università? Provate la …

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La lettera della Prof – “Non riuscite a sostenere i ritmi dell’Università? Tentate con una buona pscicoterapia, se non funziona abbandonate gli studi.” Il consiglio che sta facendo arrabbiare il popolo degli studenti arriva direttamente da una Professoressa della Facoltà di Psicologia de La Sapienza, Viviana Langher.

Incalzata dalle email degli aspiranti psicologi stanchi dei turni di lezioni organizzati dalla Facoltà, che alternano giornate con 10 ore di lezione consecutive ad altre cosparse di ore di buco, la docente ha risposto inviando una mail carica di suggerimenti, alcuni dei quali fin troppo diretti.

“Gli orari li decide chi ha la responsabilità della organizzazione della didattica, non voi. Su questo punto non c’è trattativa – comincia la Prof.ssa Langher – Provate con degli integratori. Approfittate delle pause tra una lezione e l’altra per ricrearvi. Prendete un buon caffè la mattina. Fate ginnastica, ispirandovi all’antico motto, ancora attuale, del “mens sana in corpore sano”. Alcuni suggeriscono il training autogeno e ginnastiche orientali, possono aiutare. Passeggiate all’aria aperta durante il fine settimana: vi rinfresca la mente ed il cuore. Una dieta sana e bilanciata certamente dà il suo buon contributo. Perdete peso se siete in sovrappeso, aumentate di peso se siete sottopeso. Evitate l’uso di sostanze stupefacenti. Allenate la capacità di concentrazione leggendo più spesso, si ottengono miracoli. Se nulla funziona e dopo tutto non ce la fate a sostenere una giornata di lezione dalla mattina alla sera, abbandonate gli studi universitari giacché non avete la tempra necessaria”.

Poi l’invito a consultare gli specialisti della psiche per risolvere il problema: “Se non riuscite ad impiegare il vostro tempo libero in maniera soddisfacente, tentate una psicoterapia, e riprendete gli studi solo dopo il percorso terapeutico”.
Un suggerimento ribadito anche davanti alla lamentela degli studenti relativa al decentramento fuori sede di alcune lezioni: “ Se non ce la fate ad accettare il semplice fatto che la magistrale abbia sede a 1,2 km da via dei Marsi, tentate con una buona psicoterapia. Se non funziona, abbandonate gli studi”.

Dulcis in fundo, la lettera si chiude con un promemoria dell’investimento che i ragazzi rappresentano per lo nazione: “Costate allo Stato 7.069,9229 euro pro capite per anno (dati OCSE 2012); per i due anni della magistrale per 120 iscritti costate alla comunità 1.696.781,496 euro. Di fronte a tale investimento di denaro pubblico, tutti ci aspettiamo che voi studiate. E molto”.

Insomma una serie di affermazioni, consigli e tirate d’orecchie fin troppo severe in risposta alle richieste degli studenti. Staremo a vedere ora se i ragazzi accoglieranno pacificamente i suggerimenti della Professoressa Langher o se rilanceranno la loro protesta, motivati, stavolta, anche dal trattamento loro riservato.

16 ottobre 2013

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