JUVE STABIA. Braglia come Mourinho: psicologia del terrore per …

Manniello racconta lo sfogo di Braglia dopo la gara col Padova

Juve Stabia
- 02/10/2012 12:30

 

Le parole dette con stizza da Piero Braglia dopo Juve Stabia-Padova hanno colto nel segno. “Con chi ce l’aveva il mister?”. Questo l’interrogativo che ventiquattro ore dopo si sono posti i tifosi delle Vespe. 

Piero Braglia, nella conferenza stampa del dopo-gara ha dichiarato: “Qualcuno che ci sta intorno deve vergognarsi perchè si alimentano pressioni. Dobbiamo salvarci e chi pretende qualcosa di diverso è fuori di testa”.

E, allora, è iniziata la ricerca del fantomatico mister x che ha fatto sbottare Piero Braglia. Di congetture se ne sono fatte tante ma il quesito rischia di restare irrisolto.

Franco Manniello, il giorno dopo lo sfogo dell’allenatore toscano, riferisce: “Il nostro mister ce l’ha con tutti e con nessuno”. Una frase laconica, che può sembrare buttata lì per togliersi dall’imbarazzo. Il presidente, poi, si apre e rivela: “Braglia non lo conoscete? Lui è così - va avanti Manniello - Con quelle sue dichiarazioni ha voluto scuotere l’ambiente e quello della squadra”. 

In tre anni, infatti, Piero Braglia di uscite del genere ne ha avute. L’anno scorso, dopo l’avvio disastroso e le critiche, il tecnico pronunciò: “Salvo la Juve Stabia e poi vado via” e continuava a ripetere anche: “Questa è una squadra che concluderà il campionato a metà classifica”. 

Alla fine ha avuto ragione perchè la Juve Stabia si è salvata superando i patemi iniziali, la penalizzazione e poi ha chiuso il torneo al nono posto diventando la rivelazione della B. 

La storia sembra ripetersi. “Il suo comportamento è pura psicologia - svela Franco Manniello - Braglia è maestro nell’entrare nella testa dei ragazzi e tenere tutti sulla corda”.

Un po’ come Josè Mourinho. Lo Special One famoso per il suo temperamento, che ha sfidato tutti e tutto e che con l’Inter ha vinto un triplete impensabile. Ecco, prendete Piero Braglia e accostatelo al portoghese e vedete che le differenze non sono poi così tante. 

Chi ricorda il suo recente passato alla Juve Stabia non può dimenticare le sue interviste durante i playoff in Prima Divisione. “Venderemo cara la pelle”, oppure: “Prima di batterci si preparino a morire tutti”, e così via. 

Piero Braglia è un istintivo. Il toscano non le manda a dire e non si nasconde mai dietro a luoghi comuni. Quando c’è da fare la voce grossa contro le ingiustizie lui è in prima fila. Quando c’è da accusare un calciatore non si tira indietro così come quando c’è da elogiarlo.

“Ci siamo sentiti oggi (ieri per chi legge, nda) - svela Manniello - Piero era sereno e abbiamo scherzato come sempre. Io sono convinto che se i ragazzi lo seguono abbiamo tutte le potenzialità per salvarci. Personalmente io ho la coscienza a posto perchè, lo ripeto fino alla noia, la Juve Stabia di quest’anno è più forte di quella della passata stagione. Se si riacquista la determinazione faremo un buon campionato”. 

E qui riecco che entra in gioco la psicologia di Braglia. Tocca all’allenatore, infatti, tenere a bada i facili entusiasmi della squadra. “Il segreto è non rilassarsi mai - chiude il presidente - E in questo il nostro mister è un maestro”. 

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