“Io sono pronto e tu?” i ragazzi dell’Università di Padova dicono si al …

di Riccardo Rocca

Un frammento del video “Io sono pronto e tu?” (youtube)

“Io sono pronto, e tu?” è il titolo del video che alcuni ragazzi della facoltà di Psicologia dell’Università di Padova in collaborazione con il circolo Arcigay Tralaltro di Padova hanno girato per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto spinoso: il coming out.

Il video è stato presentato in anteprima sabato al Padova Pride Village durante il cineforum “Cinevillage” che ogni settimana dà spazio a film o cortometraggi a tematica LGBT in collaborazione con il Queer Lion Award.

“Siamo un gruppo di 9 ragazzi dell’università, a cui è stata data la possibilità di realizzare un progetto come programma del corso di Psicologia di Comunità tenuto dal professor Vieno -raccontano gli ideatori del video- la Psicologia di Comunità cerca di rendere le persone consapevoli che in un dato contesto è possibile cambiare lo stato delle cose unendosi per uno scopo comune, partecipando attivamente al cambiamento dello status quo.”

Prevenire il disagio di un dato gruppo promuovendone il benessere e la serenità all’interno della propria comunità -continuano i ragazzi durante la presentazione- per coinvolgere più persone possibili, abbiamo pensato di ricorrere ad uno spot diffuso nel web mediante i principali social network. Il video verrà anche suggerito agli altri circoli Arcigay come materiale didattico per gli interventi formativi nelle scuole. Il suo scopo principale è diventare un supporto educativo/formativo per sensibilizzare chi andrà a costituire il futuro del nostro paese, salvaguardando i diritti di ogni persona ad esprimere la propria identità sessuale senza paura di ritorsioni e pregiudizi, come purtroppo accade ancor oggi per la comunità LGBT.”

Il coming out è un passaggio molto delicato della vita di una persona LGBT. Questo infatti non incide solo sull’individuo che decide di parlare apertamente della propria sessualità, ma anche su tutti coloro che gli stanno intorno, come amici, famigliari, colleghi ecc.. i quali devono essere in grado di accettare l’altro senza pregiudizi, aiutandolo a superare eventuali difficoltà, grazie all’ascolto e all’affetto che solo una persona aperta e consapevole è in grado di dare. L’idea infatti è che il coming out non si faccia da soli, ma insieme e che solo insieme si sia in grado di superare ogni avversità che la vita ci pone di fronte” concludono gli ideatori.

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