Psicologia della persuasione e digital marketing

Tutto quello che facciamo online (come professionisti) persegue sempre un obiettivo. L’obiettivo principale, soprattutto per chi vende online, non dovrebbe essere però la “mera” vendita ma la conoscenza del proprio target, mentre la vendita, e gli altri tipi di conversioni (una conversione non è necessariamente solo una vendita, ma, per esempio, anche la lettura di un articolo) verranno quindi da sé. Conoscere il proprio target di riferimento ci consente di proporre contenuti (intesi anche come servizi) ad hoc, quindi difficilmente rifiutabili.

In questo contesto entra a pieno titolo la c.d. psicologia della persuasione.
Facciamo subito un esempio, uno dei molti presenti all’interno dell’ebook realizzato da cloud.IQ e Marketo e intitolato Leveraging Psychology in Digital Marketing e scaricabile gratuitamente, previo rilascio dei dati, da questo link.

In questa immagine c’è un chiaro segnale “esplicito”, la linea discendente che conduce l’occhio dell’utente alla call to action, dopo che si è soffermato sull’oggetto (i gioielli).
Da questo ebook ne è poi stata tratta un’infografica che mostra 7 punti essenziali (Persuasion architecture, Emotion-driven behaviour, Social Proof, Scarcity and loss aversion, Reciprocity, Commitment and consistency, Anchoring) per rendere efficace il dialogo tra psicologia e digital marketing.