Indagini per il calcioscommesse Nelle intercettazione anche Neri

 

L'ex giocatore di Brescia e Lazio, ora allenatore degli Allievi regionali del Parma calcio, discute al telefono con Doni della tenuta psicologia di Santoni, il preparatore atletico del Ravenna coinvolto nel giro di partite truccate. L'atalantino teme le rivelazioni delle combine

Indagini per il calcioscommesse Nelle intercettazioni anche Neri

Nelle intercettazioni rilevate dagli investigatori sull'utenza di Cristiano Doni, il giocatore dell'Atalanta arrestato nella seconda tranche dell'inchiesta sul calcioscommesse (a giugno scorso erano finiti in 16 dietro le sbarre, compreso l'ex bomber della Nazionale Beppe Signori), spunta anche Maurizio Neri.

L'ex calciatore, una importante carriera nella Lazio, nel Brescia e nel Napoli, poi esperienze in panchina in diverse società anche nei campionati dilettanti del Parmense (tra cui il Monticelli Terme dove ha chiuso da giocatore in Eccellenza nel 2004-2005), da quest'anno è allenatore degli Allievi regionali del Parma calcio.

Doni, già sospeso per 3 anni dalla giustizia sportiva dopo che era emerso un suo coinvolgimento nell'indagine, è molto preoccupato quando viene disposto il deferimento di Nicola Santoni, soprannominato Balena, preparatore dei portieri del Ravenna e grande amico del giocatore dell'Atalanta. Dio cane che legnata al Balena, dice Doni in una chiamata all'utenza fissa a uno stabilimento balneare di Cervia, che sarebbe il punto di riferimento del gruppo di scommettitori.

Quindi Doni, parlando con Maurizio Neri, detto El flaco, chiede rassicurazioni sulla tenuta psicologica di Santoni: ho fatto quel mi è stato chiesto, l'ho tranquillizzato sotto quell'aspetto, che secondo il gip sarebbe riferito all'aspetto economico per il pagamento della parcella dell'avvocato del preparatore del Ravenna. Neri gli risponde:...mamma mia hai fatto bene, se no quello va in ebollizione... speriamo bene....

E Doni aggiunge: l'avvocato mi ha detto che era meglio così e allora l'ho fatto. E Neri: gli ho detto stai tranquillo...si è spaventato per questo anticipo e lui è andato in difficoltà.... Doni: ho capito perfettamente e l'importante è che lo sappia al più presto possibile...Insomma il timore è che Santoni parlasse agli inquirenti.

L'INCHIESTA - Lunedì all'alba sono finiti in manette assieme a Doni altri 4 tra calciatori ed ex: Carlo Gervasoni del Piacenza, anche lui sospeso perchè già coinvolto nella prima fase dell'indagine, Filippo Carobbio dello Spezia (per fatti relativi a quando giocava nel Grosseto), Alessandro Zamperini, ex di serie B e Lega Pro. E soprattutto Luigi Sartor, ex di Juve, Roma e Inter: secondo le indagini è lui quel 'Gigi' che gli arrestati a giugno hanno indicato come l'intermediario tra il gruppo di Bologna, capeggiato da Signori, e gli emissari di Singapore. A Parma in particolare è stato perquisito il commercialista Daniele Ragone, uno dei 28 indagati.

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I quattro, sostengono gli inquirenti, sarebbero i referenti italiani di un'organizzazione che ha la testa nel paese del sud est asiatico e le basi operative nell'Europa dell'est. L'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.

Le indagini della Procura di Cremona hanno accertato che almeno 20 sono le partite che sarebbero state truccate dall'organizzazione, che si muoveva sempre allo stesso modo: quelli di Singapore - il capo Eng Tan Seet e i suoi due collaboratori - portavano in Italia i soldi destinati alla corruzione dei giocatori e li affidavano al gruppo degli 'slavi', cui spettava il compito di contattare i calciatori e di trovare l'accordo.

La maggior parte degli incontri, 16, sono dei campionati di serie B 2009 e 2010 a cui si aggiunge la sfida di coppa Italia del 30 novembre scorso tra Gubbio e Cesena. Ma soprattutto ci sono tre partite di serie A, tutte del 2011: Napoli-Sampdoria del 30 gennaio, Brescia-Bari del 6 febbraio e Brescia-Lecce del 27 febbraio.

Alla fine si contano due inchieste e 33 arresti in sei mesi. La dimostrazione che i calciatori non hanno perso il vizio di truccare le partite pur di fare soldi. (f.n.)
 

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