Incidente a Tor di Quinto, morto il ciclista. Era professore alla Sapienza

Morto il ciclista coinvolto nell’incidente a Tor di Quinto, scontratosi con uno scooter. Guido Corazzieri, 50 anni, professore della Sapienza, è deceduto all’ospedale Agostino Gemelli in seguito alle gravi ferite riportate nell’impatto. Rimangono tutt’ora gravi anche le condizioni dello scooterista, ricoverato in codice rosso a Villa San Pietro, ma la sua vita non è in pericolo.

Professore di Psicologia – Il Professore Corazzieri era noto nell’ambiente accademico come Professore di Psicologia in Storia Economica, di Organizzazione aziendale e Marketing. In passato aveva insegnato anche all’università abruzzese di Teramo.

Volontariato in Africa – Negli anni ’90 era stato per due anni aveva insegnato inoltre alla facoltà di Maputo, in Mozambico, dove imparò il portoghese e l’amore per l’Africa e il popolo africano. In seguito ha svolto ruoli istituzionali nell’amministrazione dello Stato Italiano, ricoprendo la carica di direttore generale. Si occupava di formazione al Ministero del Lavoro. Fu anche sindaco dell’inpdap. Terminato l’incarico poi aveva ripreso l’insegnamento alla Sapienza.

Il commento di BiciRoma – “Questo nuovo incidente mortale si aggiunge agli altri avvenuti su strade ad alto scorrimento dove divengono indispensabili per salvare l’incolumità dei ciclisti, le piste ciclabili e dove da sempre BiciRoma chiede piste ciclabili separate e protette”.

Critiche – Critiche all’amministrazione Marino: “Dall’amministrazione comunale però non arrivano segnali in questo senso ma si punta al risparmio, con le bike line solo verniciate a terra, una gara al ribasso sul tema più importante quello della sicurezza stradale per il quale il Sindaco Marino dovrebbe fare una riflessione seria in merito al fatto se sia quella delle bike line, piuttosto delle ciclabili separate e protette, la strada da seguire per sviluppare la mobilità ciclistica a Roma”.

Impegno incostante – “BiciRoma – si legge ancora nel comunicato stampa – registra il continuo alternarsi di periodi in cui l’amministrazione presenta proposte e buone intenzioni con lunghi periodi di silenzi con cui sperano che ci dimentichiamo delle proposte fatte qualche tempo prima. Dopo oltre un anno e mezzo di questa amministrazione di concreto cosa è stato fatto in tema di sviluppo della mobilità ciclistica (escludendo la ciclabile Monte Mario partita con le amministrazioni precedenti)?”

Fondi – Problema ciclabilità: “BiciRoma chiede e propone ma sembra di parlare a chi non vuol sentire di opere, progetti, manifestazioni, educazione stradale, pro mobilità ciclistica un settore virtuoso che amministrazioni responsabili hanno incentivato investendo seriamente e ingentemente, ricevendo in cambio immensi benefici in termini di diminuzione della congestione del traffico, dell’inquinamento, in sviluppo del turismo sostenibile. Il 31 dicembre è la scadenza data dalla Regione Lazio per i fondi della ciclabile Roma Fiumicino, il cComune li ha salvati?”.

Presto un piano ciclabilità – “Il Piano Quadro della Ciclabilità chiesto a gran voce dalle associazioni, oggi divenute tutte afone, è stato messo nel dimenticatoio. Da inizio ottobre – conclude la nota di BiciRoma – abbiamo inviato una lettera con una serie di richieste all’Assessore Improta che ancora deve avere una risposta ufficiale, così come da parte dell’Assessore Caudo alla cui segreteria da mesi abbiamo chiesto un incontro mai fissatoci. Questa è l’amministrazione pro mobilità ciclistica? Un altro ciclista ha perso la vita sulle strade della Capitale, Sindaco Marino che intende fare?” (fonte Romatoday)

19 dicembre 2014