In memoria di Bruno Schettini, maestro di cittadinanza

di Pasquale Iorio

Dopo aver combattuto a lungo, stroncato da un male inesorabile nel pieno della sua esistenza, ci ha lasciato Bruno Schettini, Vice Preside della Facoltà di Psicologia della SUN, un amico ed un compagno – come lui preferiva definirsi – ma soprattutto un maestro di educazione per la cittadinanza.

Con Bruno ci siamo conosciuti agli inizi degli anni 2000, in una stagione molto intensa per i temi dell’educazione degli adulti, quando venne varata l’importante normativa nazionale in coerenza con gli indirizzi comunitari sul lifelong learning. In particolare abbiamo condiviso una esperienza molto intensa all’interno del Comitato Regionale EDA, varato dalle giunte di centro sinistra nel decennio. Sicuramente è stato uno dei luoghi più intensi e produttivi delle politiche di concertazione in materia di istruzione e formazione. In quel periodo, grazie ad una fase ricca di partecipazione e di elaborazione, con il confronto tra istituzioni e forze sociali, sono state definite le Linee Guida per l’EDA – uno dei pochi casi tra le regioni italiane.

In quella fase l’esperienza campana si confrontò con le migliori “buone pratiche” nel campo dell’apprendimento permanente, sia a livello nazionale ma anche europeo. In merito vanno ricordati i viaggi di studi organizzati con la partecipazione dei maggiori esperti per conoscere ed approfondire le realtà più avanzate in materia di EDA: dalla Svezia alla Norvegia, dalla Spagna alla Francia, dalla Finlandia al Portogallo. Sono state occasioni di crescita e di arricchimento culturale, nelle quali Bruno interveniva con entusiasmo e curiosità, con la voglia e l’umiltà di apprendere sempre, caratteristiche del vero studioso, senza alcuna supponenza di tipo accademico. In lui era forte il bisogno di collegare il suo lavoro di ricercatore e di studioso con il mondo che lo circondava: ogni sforzo era teso ad avvicinare quei rapporti – non sempre facili in Campania – tra università e territorio.

Provenendo da Napoli, mi aveva chiesto un aiuto per facilitare le sue relazioni con il mondo delle imprese e dei sindacati, ma soprattutto con la rete di associazioni del terzo settore e del volontariato, a cui non faceva mancare mai il suo contributo. Per questo obiettivo da anni si era battuto per dotare la SUN di una struttura dedicata a sviluppare le attività di apprendimento permanente, aperta all’esterno. Con grande soddisfazione era riuscito a completare tutte le procedure necessarie per avviare il Centro di Ateneo – grazie all’apporto del Rettore e dei Presidi delle varie facoltà.

Aveva ricevuto anche l’incarico di coordinare e dirigere il Comitato Scientifico preposto a programmare le attività. Non a caso il primo progetto realizzato è stato quello di avviare un percorso con seminari dedicati ai grandi protagonisti dell’EDA – che lui aveva raffigurato e sintetizzato in modo brillante in un albero con tutti i grandi maestri della pedagogia sociale. Ora questi seminari si stanno realizzando nella piazza del sapere della Feltrinelli di Caserta. Purtroppo lui ha avuto modo di partecipare solo al primo incontro per la presentazione del progetto, che noi continueremo a portare avanti anche in omaggio al suo apporto straordinario.

In conclusione è utile ricordare i tratti salienti della sua biografia di uomo e di studioso: professore straordinario di pedagogia sociale, era anche membro del collegio dei docenti della scuola di dottorato in Filosofie e Scienze Umane dell’Università di Verona e Direttore del Ce.Ri.Form (Centro Ricerca Interventi e Formazione di Benevento), di cui dirigeva la collana “Quaderni di Ricerca”. Tra le sue pubblicazioni vanno ricordati i due Rapporti di ricerca dal titolo: “Il progetto SAPA - Regione Campania. Pubblici resistenti e domanda sociale debole” (QdR1, 2009) e “Quale governante per l’educazione degli adulti in Campania” (QdR2, 2009). Sempre al tema della governance nel 2010 ha curato e dato alla stampa per la ESI il volume a più voci: “Governare il lifelong learning. Prospettive di educazione degli adulti”.

Va segnalata la sua traduzione di uno dei libri fondamentali di Ettore Gelpi dal titolo “Lavoro futuro. La formazione come progetto politico”, e la pubblicazione del volume dedicato a Paolo Freire su “Educazione,Etica,Politica”, Liguori 2008. Bruno era anche molto attivo in campo internazionale, in particolare nel Mato Grosso in Brasile, nel Sud America, in Europa e a Malta. Qui aveva avuto relazioni e scambi professionali con alcuni dei più autorevoli studiosi in pedagogia sociale (da Peter Mayo a Paolo Freire, da Ettore Gelpi a tanti altri).

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