Imparare a suonare un brano musicale ascoltandolo nel sonno è possibile. L’ apprendimento notturno però avviene esclusivamente se di giorno il brano in questione è già stato studiato. A dirlo è una ricerca della Northwestern University pubblicata su “Nature Neuroscience”. «La nostra indagine dimostra che la ricezione di stimoli esterni durante il sonno può influenzare l’assunzione di competenze complesse», ha spiegato Ken Paller, docente di Psicologia al Weinberg College of Arts and Sciences della Northwestern e autore dello studio. Per arrivare alle loro conclusioni il  team ha coinvolto un gruppo di studenti nei test. Durante il giorno i ragazzi hanno studiato l’esecuzione alla tastiera di due brani, uno dei quali è stato ascoltato a ripetizione durante il sonno. «Registrando l’attività elettrica del cervello, abbiamo monitorato le reazioni delle persone – ha continuato Paller – dopo il sonnellino gli studenti hanno fatto meno errori nell’esecuzione del brano ascoltato, rispetto all’esecuzione della melodia non proposta durante il sonno». In pratica la memoria si rafforza su qualcosa che ha già imparato e che si rafforza attraverso la stimolazione notturna. Allenarsi dormendo migliora una memoria già esistente attraverso la riattivazione delle informazioni recentemente acquisite».