Il tradimento in psicologia: cosa rappresenta e come di spiega

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Il tradimento in psicologia è un comportamento destabilizzante che investe la coppia e chi lo subisce in modo totale e spesso irreversibile. La parola tradire deriva dal latino "trâdere", che indica 'dare, affidare, consegnare'. Nelle versioni latine dei Vangeli si usa in riferimento alla consegna di Gesu' alle guardie da parte di Giuda, e quindi equivale a tradire. In generale tradire vuol dire venir meno alla parola data, deludere la fiducia di qualcuno.

Esistono tre fasi nel tradimento che si possono applicare a tutte le relazioni e sono le seguenti:

- la fase in cui il tradimento viene fantasticato
- la fase in cui viene agito
- la fase in cui il tradimento viene scoperto.

Il tradimento è il risultato di un disagio all'interno della coppia, di una insoddisfazione emotiva e sessuale, ma anche di noia, routine e abitudine. Ci sono anche persone che si possono definire "traditori seriali" che tradiscono per il gusto di farlo o perché non riescono proprio a controllarsi e finiscono per ripetere sempre gli stessi errori.

Il tradimento investe come un treno soprattutto chi lo subisce, chi lo scopre ma anche solo lo sospetta,in questo caso si innescano sentimenti di insicurezza, inferiorità e ossessività verso la persona che è venuta meno ad una implicita promessa.

La scoperta del tradimento innesca dei sentimenti ben precisi che generalmente si presentano in quest'ordine:

- la rabbia che si manifesta in modo più o meno violenza e che, a volta, provoca la rottura definitiva della relazione.
- il desiderio di vendetta che però non ci permette di elaborare quanto è accaduto e non ci fa analizzare la situazione con la giusta lucidità.
- la perdita dell'autostima per se stessi e la totale perdita di fiducia verso le altre persone.

Il modo migliore per affrontare il tradimento è reagire con forza e dignità, senza far finta di niente. Tutti i nodi vengono al pettine.

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