Il ”senso” dei regali: scopriamo insieme il loro significato

Che cosa regalerete a Natale al vostro partner e ai vostri amici? Che lo abbiate già deciso, o che siate ancora alla ricerca dell'idea giusta, sappiate una cosa: i regali che farete parleranno di voi. Perché anche in base alla scelta, si può risalire alla personalità di un individuo. “Il regalo”, spiega a più Sani più Belli Giusy Rosamondo, psicologa e psicoterapeuta a Roma, autrice del test che proponiamo, “è il simbolo di ciò che ci lega all'altro, perché condiviso. Ci preme che la persona che lo riceve, oltre a gradirlo, si ricordi che è nostro. Per questo è così difficile sceglierlo: in quel momento stiamo lavorando per soddisfare due desideri contemporaneamente”. La scelta di un oggetto dicono gli esperti, non è per nulla casuale. “È dettata dalle esigenze interne più pressanti”, dice la psicologa. “Per il destinatario, invece, il regalo è simbolo di affetto, di amore, dimostrazione che si è sempre presenti nella mente di qualcuno”. Il regalo può essere “egoista”, quando offre un piacere a se stessi prima che all'altro; “narcisistico” quando viene fatto per apparire; “espiatorio” quando serve a farci perdonare una colpa, e “sostitutivo" quando la sua funzione è quella di compensare una carenza di rapporti affettivi.

Il decalogo di Babbo Natale

E se il destinatario è un bambino? Qual è il regalo più adatto a un piccolo? La dottoressa Cristiana De Ranieri, del servizio di psicologia pediatrica dell'ospedale Bambin Gesù di Roma, ha stilato una guida alla scelta del giocattolo a misura di bambino.

1. Considerare l’età ma non farne un vincolo: molti giocattoli “crescono” insieme ai bambini che modificano il loro modo di utilizzarli.

2. Non farsi condizionare dal sesso: la definizione di giochi “da maschio” o “da femmina” spesso corrisponde a preconcetti culturali che i bambini non hanno.

3. Parlare con il piccolo, per capire meglio quali sono i desideri del momento.

4. Non demonizzare giocattoli per le loro caratteristiche potenzialmente violente: l’aggressività è una componente del corredo emotivo umano e negarla può rendere più difficile per il bambino imparare a gestirla.

5. Cercare giocattoli che permettano un intervento attivo del bambino, che si possano cioè prestare a diversi utilizzi e trasformazioni, in base alla sua fantasia.

6. Non esagerare acquistando solo giocattoli cosiddetti “intelligenti”, che hanno una finalità didattica: il bambino impara e cresce soprattutto fingendo, inventando, costruendo, recitando una parte.

7. Favorire, man mano che il bambino cresce, giochi da condividere con altri: con l'età, infatti si sviluppa la sua capacità di socializzare.

8. Non scegliere un gioco solo perché è proposto dalla moda o dalla tivù: anche se non è facile prescindere dall’influenza della pubblicità.

9. Non valutare il valore di un regalo in base a un parametro economico. Nonsempre un giocattolo costoso suscita interesse nel bambino.

10. Scegliere il gioco pensando al bambino e non ai propri desideri insoddisfatti. Si potranno rivivere emozioni infantili dimostrandosi disponibili a giocare.

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