Il progetto universitario: Elena e Giulia

di Filomena Spolaor

MESTRE - Elena Degan e Giulia Piovan, due studentesse di Psicologia a Padova, hanno pensato di far emergere i lati positivi di alcuni problemi del presente, creando il blog Notiziario Positivo. L'insegnamento sul benessere psicologico appreso nel corso di «Psicologia di comunità», condotto dal professor Alessio Vieno, le ha spinte a mettere in atto il progetto di un «Notiziario Positivo».

Morti, furti, crisi economica, clandestini: notizie agghiaccianti trapelano quotidianamente da giornali e telegiornali. Ma con un'attenta selezione, le due ragazze hanno notato che diversi articoli e servizi evidenziano come non tutto sia perduto, anzi: si tratta di vere e proprie «informazioni positive», che spesso passano inosservate. Nel sito ogni settimana pubblicano un articolo scritto da loro stesse. Ogni post parla di una serie di notizie incoraggianti su un tema di attualità piuttosto scottante, selezionate tra le varie testate giornalistiche più importanti del Veneto.

Il primo articolo, pubblicato il 17 agosto, si intitola «Le mille sfaccettature dell'immigrazione», e mette in risalto gli aspetti positivi dell'argomento, concentrandosi sulle vicende inerenti il caso dei profughi provenienti dal continente africano. «La cronaca è spesso propaganda. Non intendiamo soffermarci sugli aspetti negativi, che ci sono e non vogliamo negarlo, ma», spiegano nel loro blog Elena e Giulia, «diffondere una cultura del positivo proponendovi notizie reali».

Nella pagina Facebook NotiziarioPositivo le ragazze raccontano la loro idea in un breve video. Dicono no agli stereotipi, a tutte le opinioni precostituite all'interno della società, quel «sentito dire» vincolante, che spesso genera rabbia e paura. «Arginare l'estremismo delle opinioni, allargare i confini, solo così si può confrontare il positivo e il negativo di un fatto» spiega Elena. «Desidero mettere in risalto anche le potenzialità delle persone che ci circondano, che non hanno voce per l'opinione pubblica» afferma Giulia. Nel prossimo post parleranno di chi ha inventato il lavoro.

Leave a Reply