Il piacere del sesso con qualche chiletto in più

Con la consulenza del Dott. Marco Rossi, specialista in psichiatria e sessuologia; fondatore del Centro di Medicina Sessuale di Milano (www.marcorossi.it)

 

Viviamo nell’epoca delle donne “copertina”, tutte bellissime, statuarie, ritoccate e, soprattutto, senza un filo di pancia e cellulite. Sono le cosiddette taglia 40, formose solo nei punti giusti. Ma basta tornare alla realtà per rendesi conto che la maggior parte delle donne combattono ogni giorno con i chili in eccesso. Alcune vivono una vita normale e serena, senza preoccuparsi tanto del loro aspetto fisico e di cosa ne pensano gli altri. Per altre donne invece, il sovrappeso e le rotondità generano insicurezza e vergogna… che sempre più spesso si trascinano anche in camera da letto con il rischio concreto di non vivere liberamente la proprio sessualità. Con il dottor Marco Rossi cerchiamo di capire se si può avere qualche chilo di troppo senza mettere a rischio il piacere di fare l’amore.

 

Il disagio di essere in sovrappeso incide sull’intesa e l’attività sessuale?

«Sì, incide moltissimo perché ognuno di noi riesce a vivere bene la sessualità ed essere erotici, solo se prova amore per se stesso. Ha un’importanza fondamentale dunque, il concetto dell’autostima erotica, ovvero del piacere che deriva dal piacersi. Per sentirsi sicure di se, non basta che il partner ci ripeta che siamo belle o uniche, perché il punto è come una donna percepisce la propria eroticità. Essere rotonde purtroppo, equivale ad essere lontane dai canoni di bellezza ormai divenuti scontati, e capita che le donne siano insoddisfatte delle loro imperfezioni. Da una recente ricerca, la categoria delle casalinghe sarebbe quella più tendente a questi disagi; forse perché, in qualche modo le donne che stanno a casa, sono insoddisfatte di altri aspetti della propria esistenza».

 

Gli uomini sono attratti dalle donne magre perché quelle “morbide” sono meno attraenti?

«In realtà il discorso da fare è diverso perché gli uomini sembrano essere più “bravi” a letto con le donne magre. Uno studio condotto nella Repubblica Ceca e pubblicato dal Daily Mail, rivela che le donne snelle, rendono migliori le performance sessuali dei loro partner, riducendo il rischio di disfunzioni erettili. Una motivazione psicologica invece, è quella che lega l’idea della donna magra all’essere più giovane, e questa fantasia per l’uomo è sempre stimolante. Inoltre, il fatto che quelle più grasse siano esposte maggiormente a rischi di natura cardiovascolare fa sì che un uomo, cerchi una donna che stia bene in salute. Queste però non sono regole, perché moltissimi uomini sono attratti dalle formosità e dalle curve, sinonimo invece di fertilità e fecondità».

 

Il sovrappeso influenza negativamente i livelli ormonali delle donne?

«Se parliamo di donne obese, certamente queste possono incorrere in problemi legati alla fertilità in quanto producono meno follicoli ed ovociti; quindi un effetto ormonale c’è. Alcuni studi su donne obese con meno di 30 anni, hanno evidenziato un maggior numero di gravidanze indesiderate e purtroppo anche di aborti. Molte di loro infatti, non userebbero la pillola proprio per la paura di ingrassare ancora. Certo parliamo di obesità che è ben diverso dall’essere “in carne”, in quanto la sessualità delle persone obese è ricca di problematiche che non sono legate solo all’estetica, ma anche a problemi fisici e psicologici».

 

Molte donne a letto con il partner, si vergognano della pancia piuttosto che della cellulite…ma gli uomini guardano questi particolari?

«Io credo proprio di no, anche perché gli uomini quando si trovano a letto con una donna… non capiscono più niente, e dunque è difficile che un uomo durante un rapporto sessuale, stia a guardare il centimetro o la buccia d’arancia. Al massimo fuori dal letto; e questo vale non solo per i rapporti consolidati, ma anche per quelli occasionali. Ognuno di noi “sceglie”, e anche un uomo nel momento in cui prova a sedurre una donna, in realtà l’ha già scelta e nel momento di un rapporto, non andrà certo a guardare e giudicare questi particolari».

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