Il peso dei chili di troppo

(foto archivio)
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Le vacanze si avviano alla conclusione, cominciano a scomparire dai freezer i gelati ipercalorici, si compiono gli ultimi interminabili pranzi e le svariate serate in pizzeria, si terminano gli strappi alle regole e rimangono i chili di troppo.

Sono proprio quelli, adesso, al centro dei nostri pensieri, come “doni” avanzati da un lungo periodo di grandi e lecite abbuffate. Adesso vorremmo smaltirli o quantomeno magicamente restituirli indietro proprio come si potrebbe fare con un regalo poco gradito.

Eppure ormai, si sa, il periodo successivo alle vacanze estive è proprio quello classico in cui si cerca di riprendere la forma perduta. E se anche per quest’anno la prova costume è stata un fallimento, meglio provvedere in tempo per la prossima stagione. In più, nel caso in cui volessimo non pensarci o semplicemente rimandare ancora, veniamo bombardati da pubblicità di taglie perfette e da cartelloni pubblicitari per strada che propongono offerte e abbonamenti scontatissimi per invogliarci ad iscriverci in palestra.

E così basta aprire internet e scrivere “dieta post estate” per avere l’imbarazzo della scelta: c’è la dieta dei 7 giorni, la dieta della luna e anche quella del biscotto. Per non parlare della dieta ipnotica, di quella del minestrone e per i più eccentrici anche quella della vodka. Ce n’è per tutti i gusti, ma quale e come scegliere?

Portare avanti una dieta, si sa, è sempre difficile, ci vuole forza di volontà ma pare che neanche questa caratteristica basti ad assicurare il successo della sua riuscita. Il vero segreto pare stia nella motivazione che induce ad intraprenderla. Saper distinguere tra quella che è una motivazione personale e quella controllata (ossia dovuta agli altri che premono per farci mettere a dieta) è fondamentale. Infatti, la prima regola da seguire quando si decide di avviare un programma dimagrante non è stabilire quale sia la dieta giusta, ma capire se si è pronti a farla e quali sono le motivazioni profonde che ci stanno spingendo ad intraprenderla. Altro fattore importante è farsi seguire da un dietologo perché ciò invoglia indirettamente al rispetto della dieta.

Perché alla fine il vero problema della dieta sta nei suoi aspetti psicologici. Quasi tutti coloro che si mettono a dieta si buttano con grande entusiasmo per alcuni giorni, ma cedono dopo giorni o settimane. Per tale motivo conviene che, davanti alla necessità di dimagrire, che ciascuno adatti la dieta sulla base delle proprie preferenze, del proprio carattere e della propria psicologia. E seppur dopo tanti sacrifici non si riuscissero ad ottenere i risultati sperati e desiderati l’arma migliore da utilizzare è quella di imparare ad amare le modifiche che avvengono nel tempo sul nostro corpo, apprezzandone i lati positivi, che non mancano mai, e trovando lo spunto per rinnovare parti di noi che non riusciamo più a farci piacere.

È improduttivo cercare prototipi da imitare e pesi da raggiungere quando si può diventare il modello di noi stessi. Fondamentale è piacere prima di tutto a noi stessi, poiché una persona che vive serenamente il rapporto con la propria fisicità si sente libera di essere se stessa. Siamo bombardati ogni giorno da mille diete, ognuna delle quali promette miracoli; ma l’unico miracolo che veramente esiste è quello che possiamo compiere noi stessi.

Dott.ssa Florinda Bruccoleri 
Psicologa, Psicoterapeuta analista transazionale,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it

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