Il medico, flirt in ufficio? In alcuni casi può motivare i lavoratori

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Il flirt in ufficio "può motivare i lavoratori, ma chiaramente dipende dal tipo di impiego e dall'impegno intellettuale e fisico richiesto al dipendente. Certo non deve sorprenderci l'elevato numero di relazioni sessuali e amorose che nascono e muoiono in ufficio, perché è lì che passiamo il nostro tempo". Ad affermalo all'Adnkronos Salute è Chiara Simonelli, docente di Psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale dell'Università Sapienza di Roma, che commenta così i risultati della ricerca che ha evidenziato come nel 61% delle aziende italiane si consumano relazioni amorose tra dipendenti, peraltro scoraggiate solo dal 5% dei datori di lavoro.

"Ci sono però situazioni - precisa l'esperta - in cui una relazione sessuale è sbilanciata, ad esempio quelle in cui uno dei due soggetti coinvolti è un sottoposto. Si può essere ricattabili e spesso questo inquinamento tra privato e pubblico può portare una serie di effetti negativi. Quando si vive una fase di innamoramento o di infatuazione non si pensa molto alle conseguenze, c'è euforia e si va a lavoro con il sorriso. Ma ci sono pericolose insidie se il rapporto è sbilanciato: invidie, promozioni lampo, declassamenti e, purtroppo, licenziamenti. Episodi che poi finiscono anche in cause di lavoro".

Secondo la sessuologa sarebbe opportuno che le persone coinvolte in flirt con colleghi "fossero più avvedute quando iniziano una relazione - osserva Simonelli - devono comprendere e analizzare in maniera lucida le conseguenze e capire a cosa vanno incontro. Ma - conclude - non sempre accade quando ci si innamora".

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