I sindacati difendono il dipendente finito sott’accusa

CHIETI. Di chi è la colpa del caos di questi giorni alla facoltà di Psicologia, ripartita dopo la pausa natalizia senza né appelli d’esame né calendario delle lezioni? Per i sindacati non si può puntare il dito contro quello che sembrerebbe il principale indiziato, cioè la Segreteria didattica, che si occupa proprio di date di esami e programma delle lezioni. I problemi di questi giorni – non ancora del tutto finiti – secondo i sindacati sono dovuti a «problematiche di altra natura, derivanti dalla ristrutturazione del portale di ateneo». Sarebbe questa l’origine di tanti disservizi, che hanno interessato anche i docenti ad esempio nell’accesso alle proprie pagine personali. Cgil, Cisl, Uil, Csa ed rsu (tutti meno Ciaspuni) scendono in soccorso della Segreteria didattica che si scopre essere composta «di una sola unità di personale strutturato incaricato della gestione della didattica di migliaia di studenti. L’altra unica unità di personale appartiene ad una cooperativa esterna e non è quindi abilitata a sostituire il collega in sua assenza. La responsabilità di un ritardo non può essere fatta ricadere esclusivamente su chi

si trova a confrontarsi quotidianamente con un carico di lavoro squilibrato e mal distribuito. Il professor Liborio Stuppia è intervenuto nell’urgenza in qualità di direttore di dipartimento e il problema è stato tamponato comunque dal collega, nonostante fosse in ferie». (a.i.)

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