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È partito a fine aprile il ciclo di presentazioni che espone i risultati della ricerca “Stili di vita online e offline degli adolescenti in Emilia-Romagna”, promossa dal Corecom e dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria. La ricerca ha lo scopo di indagare i comportamenti adolescenziali, il rapporto con i coetanei e gli adulti, le diverse modalità di comunicazione e tutte le trasformazioni che vivono i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. Gli incontri in programma sono dieci e coinvolgono tutte le province del territorio regionale. Si tengono in alcune scuole secondarie sia di primo che di secondo grado e sono rivolti a genitori, insegnanti, tutor, educatori.

Per realizzare la ricerca sono stati coinvolti tremila ragazzi: mille delle classi seconde delle scuole medie e duemila delle seconde delle superiori. Il campione, rappresentativo di tutte le province dell’Emilia-Romagna, ha risposto a un questionario online anonimo durante le ore di lezione. Gli ambiti sui quali si focalizza la ricerca sono quattro: uso dei media, comportamenti a rischio per la salute, cyberbullismo e benessere psicologico.

I ragazzi e gli strumenti di comunicazione
Dalla ricerca emerge che la quasi totalità degli adolescenti possiede il televisore, il computer e un cellulare. Più di un quarto possiede anche un tablet. Tra i ragazzi che utilizzano internet, l’80% circa lo fa per dialogare sui social network e per mandare e ricevere messaggi istantanei, il 43% utilizza la rete per cercare notizie e informazioni su argomenti di scuola e il 22% gestisce un proprio blog o sito web. I curatori della ricerca invitano i genitori e gli educatori a proporre ai ragazzi attività alternative nel tempo libero e a cercare con loro un dialogo sulle attività online. Nella sezione dedicata al cyberbullismo, la ricerca sottolinea che il 43% del campione ha visto o sentito qualcuno tra gli amici subire episodi di questo tipo negli ultimi sei mesi. I comportamenti più frequenti sono le offese e le minacce in rete, la diffusione di contenuti spiacevoli e pettegolezzi, gli attacchi durante giochi online, l’esclusione da un social network.

Benessere psicologico e comportamenti a rischio per la salute
Gli studiosi hanno preso in considerazione anche la percezione che gli adolescenti hanno del proprio sé, delle relazioni familiari e dei rapporti con gli amici. Dai dati della ricerca emerge che questi indicatori sono nella maggior parte dei casi nella norma. Dati problematici compaiono quando si parla di comportamenti internalizzanti: un fattore che incide in particolare nelle ragazze. Emergono problemi connessi a scarsa autostima, paura e  vergogna. Il 42% delle ragazze tra i 14 e i 18 anni ha seguito diete perché non soddisfatta della propria immagine corporea. Altri comportamenti a rischio riguardano i problemi esternalizzanti, caratterizzati da impulsività e aggressività, ma anche l’uso di alcol e droghe e esperienze sessuali precoci. Il 27% degli adolescenti, senza differenze di genere, alle superiori è fumatore abituale.

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