Giovanni Scattone prof di ruolo al liceo: scoppia la bufera

Giovanni Scattone, condannato per l'omicidio di Marta Russo nel 2003, non fu interdetto dall'insegnamento.

Inutile dire che la notizia ha suscitato parecchie polemiche, non solo dal punto di vista occupazionale, pensando ai tanti precari che attendono da anni un ruolo definitivo, ma anche e soprattutto per il ruolo delicato che andrà a ricoprire una persona che si è macchiato di un delitto così grave.

Adesso Scattone insegnerà psicologia agli studenti dell'istituto professionale Luigi Einaudi di Roma.


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C'è anche Giovanni Scattone tra i neoassunti con il decreto Buona Scuola.

La Suprema Corte ha stabilito a suo tempo di non applicare la pena accessoria di interdizione all'insegnamento e, dunque, saldati i conti con la giustizia, l'ex assistente di filosofia del diritto - che si è sempre dichiarato innocente nonostante la condanna subita - ha potuto superare il concorso a cattedra del 2012, classificandosi decimo nell'ufficio Scolastico del Lazio. Vi ricordate chi è Scattone? "Non è la prima volta - commenta la mamma della ragazza uccisa all'jnterno dell'Università -, ed ancora restiamo sconvolti. Tra l'altro con un posto fisso". Tutto questo non era passato inosservato: nel 2011 fece scalpore il fatto che fosse stato chiamato per una supplenza di Storia e Filosofia al liceo scientifico Cavour di Roma, istituto per giunta frequentato da Marta Russo, alla quale rinunciò per le aspre polemiche che la vicenda aveva originato. "Per me ha il sapore di una beffa sapere che sarà proprio lui, condannato per l'omicidio colposo di una ragazza, a insegnare ai ragazzi la psicologia, cioè il meccanismo delle emozioni e dell'emotività" conclude la docente intervista dal Corriere della Sera.

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