Fumetti e psicologia, a Milano lo psicologo entra nelle scuole

I fumetti servono per rilassarsi, per entrare in mondi diversi dal nostro, per vivere avventure indimenticabili insieme ai nostri personaggi preferiti. Ma i fumetti servono anche a farci pensare, servono a farci comprendere alcuni aspetti della vita apparentemente incomprensibili e talvolta spaventosi. Servirà proprio a questo il fumettoUno psicologo tra i banchi‘, da poco distribuito in 58 istituti superiori di Milano, i cui studenti potranno godere di un aiuto in più, quello di uno psicologo a portata di mano.

Si tratta di un fumetto che senza dubbio risulterà molto utile per tutti quei ragazzi e quelle ragazze che si affacciano all’adolescenza, un periodo della vita senza dubbio bellissimo per certi aspetti, ma anche difficile per molti altri.

E’ proprio in questo periodo infatti che possono sopraggiungere problemi di varia natura, dai disturbi dell’alimentazione a quelli dell’ansia, dall’abuso dei social network fino al problema del bullismo. E la lista dei problemi che gli adolescenti potrebbero trovarsi a dover affrontare è davvero molto lunga. Proprio per questa ragione il Comune di Milano, l’Ordine degli psicologi della Lombardia, e l’ufficio scolastico di Milano, hanno dato inizio a questa nuova campagna, avvalendosi dei testi curati dallo psicologo Paolo Campanini.

Protagonisti di questo fumetto sono Ricky e Anna. Ricky è un ragazzo normale, che però viene spesso colto da un’aggressività che lui stesso fatica a comprendere, mentre Anna è una ragazza che soffre di bulimia. “Il 10% delle ragazze tra i 13 e i 18 anni soffrono, in una forma più o meno grave, di disturbi alimentari”, spiega il presidente dell’Ordine degli psicologi Mauro Grimoldi, il quale ha peraltro supervisionato la realizzazione del fumetto, i cui disegni sono stati invece realizzati da Giuseppe Candita e Spartaco Lombardo.

Insomma, ancora una volta il mondo delle nuvole “parlanti” incontra quello della psicologia, ed il risultato è un fumetto che certamente aiuterà non pochi adolescenti. Personalmente la ritengo un’idea davvero utile, voi cosa ne pensate?

via | mi-lorenteggio

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