Figli di coppie gay

Figli di coppie gay: aspetti psicologici e legali

Anche i gay, molto spesso, desiderano diventare genitori e sono molte le coppie omosessuali che riescono a coronare questo sogno. Dal momento che in Italia non è consentita l'adozione (possibile invece in alcuni stati d'America e d'Europa), lesbiche e gay che vogliono un figlio devono ricorrere alla fecondazione: utero in affitto per gli uomini e inseminazioni artificiale per le donne.
Al di là di come queste coppie riescano ad avere un figlio, molti si chiedono, come crescano da un punto di vista psicologico i bambini che hanno genitori omosessuali.


Le ricerche Americane e Australiane
Gli studi effettuati fino ad oggi sui figli di coppie gay mancano di un'osservazione a lungo termine, si basano su un numero di campioni insufficiente e non casuale, e quasi sempre prendono in considerazione coppie ben istruite e collocate nel territorio. Seppure con questi limiti, la ricercatrice Charlotte J. Patterson dell'Univeristà della Virginia, sostiene che «non c'è alcuna prova che testimoni che lesbiche e gay non siano adatti ad essere genitori o che lo sviluppo psicologico dei figli cresciuti all'interno di queste famiglie sia in qualche aspetto compromesso».

Anche i ricercatori dell'università di Melbourne, hanno analizzato il benessere psicofisico di 500 figli di età compresa tra gli 0 e i 17 anni di genitori dello stesso sesso. I risultati sottolineano che i figli di omosessuali crescono con un benessere psicofisico al pari di chi ha genitori eterosessuali, ma hanno una marcia in più per quanto riguarda la coesione familiare.
Ovviamente ad incidere molto sul benessere psicologico di questi bambini è l'ambiente sociale di contorno: più i gay e la genitorialità omosessuale sono accettati dai contesti di vita quotidiana (scuole, sanità, etc.), hanno diritti legali e meno discriminazioni e più i loro bambini crescono al pari degli altri.

La mancanza del padre o della madre
Affinché l'umanità abbia un corretto sviluppo psicologico sono fondamentali entrambi le figure: materna e paterna. Ciò non significa che laddove manchino, come nel caso di famiglie omosessuali, o monoparentali il bambino cresca con delle turbe; in questi casi è però fondamentale che nell'entourage familiare vi siano rappresentanti del sesso mancante. Per un buono sviluppo psichico è basilare la presenza costante di nonni o nonne, zie o zii, ma anche di amici o amiche della coppia che potranno “sostituire” la figura mancante, a seconda che la coppia sia formata da due uomini o da due donne.

Aspetti legali in Italia
Se in molti Paesi stranieri laddove una coppia omosessuale ha un figlio entrambi vengono riconosciuti come genitori, in Italia, non essendoci una legge che tutela i gay e i loro bambini, solo uno dei due uomini o delle due donne viene legalmente riconosciuto come genitore, l'altro per la legge non è nessuno.
Pare però che qualcosa si stia smuovendo e proprio pochi giorni fa il tribunale di Roma ha emesso una sentenza storica: ha riconosciuto “l'adozione” di una bambina nata in una coppia lesbica alla donna che non l'aveva partorita. In questo modo la piccola potrà essere tutelata da entrambe le donne ed essere figlia di tutte e due.

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