Festeggiamenti di laurea molesti Cancellata la proclamazione di …

Il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino ha deciso di cancellare, per le lauree triennali, le sedute pubbliche con cui la commissione d’esame dichiara laureati gli studenti. Stretta di mano, baci, applausi, e fischi dalla platea. Ecco, tutto questo dal prossimo mese non ci sarà più.  

 

Voce solenne
 

Al suo posto un conferimento del titolo meno appassionato, meno italiano, più da paese nordico. Una pubblicazione on line sul sito di psicologia sostituirà l’annuncio di gruppo, lasciando a secco gli occhi di amici e parenti pronti alle lacrime. Piccola parentesi: a marzo l’ufficio a tutela del patrimonio dell’Università aveva già proibito l’ingresso, proprio in occasione delle sessioni di laurea, di spumanti e pasticcini, trombette e cotillon. Pare che la voglia di festeggiare fosse inversamente proporzionale alla voglia di ripulire. Comunque, più recente e solo per le triennali di psicologia, la decisione di dare un taglio netto a tutto l’ambaradan: proclamazione e festa.  

In due righe, scritte sul sito, il Dipartimento sbrigherà la pratica: esito della prova dello studente - un elaborato di circa trenta pagine - e comunicazione del conseguimento del titolo di «dottore in Scienze e tecniche psicologiche». Addio alla voce solenne del professore in aula: «La commissione, considerato il curriculum degli studi da lei compiuto e valutata la tesi di laurea, attribuisce alla prova finale la votazione tot. Per l’autorità conferitami dal Magnifico Rettore la proclamo dottore eccetera eccetera». 

 

Palazzo Nuovo
 

La protesta degli studenti (per ora) galoppa su Facebook. Prima di questa è arrivata quella del vicinato. Pare che anche a Torino, come a Bologna, a Venezia e a Palermo, dove altri Dipartimenti hanno preso la stessa decisione, la questione non riguardi solo la sporcizia lasciata in ateneo. A disturbare sono pure i festeggiamenti che proseguono fuori. Urla, canti e cocci vari. «La stragrande maggioranza dei nostri studenti - ha detto Giuliano Geminiani, direttore del Dipartimento di Psicologia - non si ferma alle triennali e ultima gli studi con i due anni delle magistrali. Che senso ha, allora, una proclamazione in pompa magna a metà percorso? Senza contare che il Dipartimento non impedisce certo che ogni studente festeggi a casa propria». A Torino poi la faccenda si complica ulteriormente: «Con Palazzo Nuovo chiuso dopo le ispezioni dell’Arpa che hanno rilevato tracce di amianto, viviamo una condizione eccezionale. Per le proclamazioni pubbliche di laurea servono aule, spazi capienti. E chi li chiede al Rettore, in questo momento?». Insomma, fine di un’era.  

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