Fenomenologia ed esiti della crisi psicologica

mercoledì, 19 marzo 2014

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19-03-2014

BIBLIOTECA ARIOSTEA - Giovedì 20 marzo alle 16,30 conferenza di Stefano Caracciolo

Fenomenologia ed esiti della crisi psicologica

E' incentrata sulla fenomenologia e gli esiti delle crisi psicologiche la conferenza di Stefano Caracciolo, docente di Psicologia clinica dell'Università di Ferrara, in programma giovedì 20 marzo alle 16,30 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L'incontro, aperto a tutti gli interessati, ha per titolo ‘Non ce la faccio più' ed è il terzo appuntamento del nuovo ciclo di incontri ‘Anatomie della mente', organizzato in collaborazione con la Sezione di Psicologia Generale e Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Ferrara.

 

LA SCHEDA a cura di Stefano Caracciolo
"Essere in crisi. Un equilibrio che sembrava acquisito si rompe, e all'improvviso tutto appare precario. Ciò che prima c'era, funzionava e si reggeva è crollato come un castello di carte, ed è bastato un soffio, un colpo di vento per mandare tutto all'aria. Come è possibile? Gli eventi della vita ci possono mettere in crisi. Qualunque evento, persino quelli in apparenza positivi come una promozione, un nuovo amore, diventare più grandi, cambiare casa, figuriamoci quelli di perdita, legati all'allontanarsi di una persona cara, ad una difficoltà di salute, di lavoro, sentimentale. Ma quali sono i meccanismi della crisi psicologica? Quali le premesse e i lontani antecedenti, quali i fattori scatenanti, quali i meccanismi reattivi e riparativi? E come si esce da una crisi? Grazie a quali risorse? Con un equilibrio migliore o peggiore rispetto a prima?
Il concetto di crisi è stato particolarmente studiato da Erik Erikson e da Paul-Claude Racamier, ma, come d'abitudine nei giovedì di Anatomie della Mente, lo chiediamo non solo agli scienziati ma anche ai poeti, agli artisti ‘Nati sotto Saturno', come nel celebre testo dei Wittkower, e a quelli ‘Toccati dal Fuoco' della melanconia, come negli scritti di Kay R. Jamieson, al ‘Patch' Adams che da una sua crisi ha tratto lo spunto per diventare medico irriverente e rivoluzionario. Usando specialmente lo strumento cinematografico, da Ingmar Bergman a Woody Allen, lo chiediamo a tutti coloro che ne hanno lasciato una testimonianza per poter essere utili ad altre persone in crisi.
Perché la crisi, prima o poi, tocca tutti e la cosa importante è poterne uscire rafforzati dopo essersi sentiti distrutti.

 



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