Facebook psicologia: un’infografica dimostra perchè Facebook …

facebook psicologia mente dipendenza.jpeg Siamo dipendenti da Facebook. E non è una bella notizia. E' quello che sostiene un insieme di ricerche cosiddette scientifiche, fondate sull'analisi psicologica di determinate casistiche di soggetti o pazienti. Facebook crea una dipendenza emotiva per cui ogni nuova notifica crea uno stato di aspettativa. Se questa aspettativa non viene soddisfatta, scatta uno stato di frustrazione. Intanto l'ansia diventa continua in attesa della prossima notifica. Messa così, pare un inferno, vero? 

Non solo amici e marketing: Facebook può diventare il focolaio di una forma di dipendenza emotiva che imprigiona la mente di ogni utente in un circuito vizioso. Sarebbe una specie di melting pot tra tutte le peggiori patologie finora diagnosticate per stigmatizzare l'uso eccessivo del web: internet addiction disorder, la difficoltà di concentrazione, gli effetti del multitasking, la percezione appananta del confine tra reale e virtuale. Tutta la sarabanda degli stereotipi sulla social-psicologia. Con un fondamento certo, perchè i problemi della dipendenza ci sono. Ma senza bisogno di fare lo scienziato, basta un goccio di buon senso per intuire che questi problemi non sono la causa, ma il sintomo di altri problemi, ben più gravi. Una volta questi santoni della psicologia si scagliavano contro la televisione, poi contro i cellulari. In parte con motivazioni condivisibili. In parte per altri scopi, come ad esempio promuovere la vendita di assistenza o addirittura, peggio, di cure e terapie. Il problema non è principalmente Facebook e la sua dipendenza. Il vero problema è perchè tante persone finiscono inghiottite dentro Facebook e perchè non riescono a tirarsene fuori.

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