E. Fromm Amore e Libertà

E. Fromm Amore e Libertà

Alba del pensiero - rubrica settimanale di filosofia e naturaErich Fromm è l’affascinante personalità che avvicineremo questa settimana.
Di origine tedesca, nato a  Francoforte sul Meno, si trasferisce in giovane età in terra statunitense tanto che già nel 1940 acquisisce la cittadinanza americana. Si laurea in filosofia, ma ben presto comprende che i suoi interessi sono più orientati verso la psicologia. Dirà sempre di aver avuto due grandi maestri nella sua vita: Marx e Freud. Ricordate qual’era uno dei temi più insistenti della Scuola di Francoforte? La personalità autoritaria, certo.
Fromm è autore di un testo che si collega a doppio filo con questo tema. Fuga dalla Libertà,  è, tutt’oggi,  un testo sociologico di un’attualità sconcertante.  La fuga dalla libertà rappresenta per Fromm uno dei tratti più significativi dell’età contemporanea. La storia dell’umanità è a tutti gli effetti  una storia di libertà che trova il suo punto di partenza con la prima fase di autoconsapevolezza: l’uomo inizia a conoscere se stesso e si slega dalla natura cui prima era immerso, allo stesso modo delle piante e animali.
La storia procede e determina una serie di conquiste caratterizzate dal dominio sulla natura, lo sviluppo dei villaggi e con essi la solidarietà tra uomini. Questo è senza dubbio un fattore di crescita positivo, ma che porta in sé la nascita di alcuni sentimenti come insicurezza, isolamento e solitudine. Con il Medioevo questi sentimenti si sono rafforzati e l’uomo ha perduto il significato della sua esistenza: esso si sente impotente,  anonimo. Nei confronti del lavoro ha un atteggiamento di dipendenza ( lavora per vivere, cioè consumare) e anche di fronte alle scelte politiche si sente  inerme, in balia di scelte altrui.
E’ evidente che con questi presupposti, i regimi fascisti trovano una spiegazione per Fromm non soltanto economico-sociale, ma anche psicologica: l’uomo moderno fugge dalla libertà per non prendersi responsabilità proprie, né incorrere in scelte difficili. L’uomo , in un regime totalitario, non deve fare altro che sottomettersi al volere altrui che viene riconosciuto come proprio, evitando il dolore della scelta.
L’uomo contemporaneo è alienato: diviso tra il modello di una società dell’avere e dell’essere. La prima, propria del capitalismo: il profitto è l’interesse principe di questo modello. L’esistenza umana in tal senso troverebbe come unica via alla felicità possibile, il possesso. L’essere è invece la sfera della consapevolezza del sé e delle proprie scelte, l’uomo vivendo così diviene adulto e padrone della sua vita. La nuova società per Fromm dovrà essere fondata proprio su questo secondo modello, liberandosi dal monopolio dell’Avere.
Altra tematica cara a Fromm è l’Amore. La sua opera forse più nota non a caso si intitola L’arte di amare. Qui Fromm parla di cinque tipologie diverse di amore: fraterno, amore tra genitori e figli, amore erotico, amore per se stessi, amore per Dio. Tutte queste forme di amore devono essere basati sul senso di responsabilità, rispetto reciproco e conoscenza.  L’amore rappresenta l’unico modo che l’uomo ha per superare il senso solitudine che resta intrinseco in sé stesso. Fromm è inoltre uno dei pochi psicologi che sostiene l’importanza dell’amore più che del sesso. “Una completa felicità sessuale si raggiunge soltanto quando c’è l’amore”. La fissazione sulla tecnica sessuale come se questa rappresentasse l’unica strada alla felicità è, Fromm afferma, una delle molti ragioni per cui l’amore è diventato così raro nella moderna società capitalistica. Erich crede che l’amore sia l’unica soddisfacente risposta al problema dell’esistenza umana. L’amore, poi, non può essere insegnato, ma solo essere raggiunto tramite uno sforzo continuo, disciplina, concentrazione e pazienza, tutti elementi che sono difficili per la pressione continua della vita moderna. Solo l’amore, con la sua complessità ma, allo stesso, completezza, sarebbe quindi la risposta all’alienazione contemporanea.
Il film che vi consiglio questa settimana- in linea con le riflessioni di Fromm- è La donna perfetta, di Frank Oz.

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