Down in cattedra per un giorno alla Cattolica

«Down in Cattedra» per un giorno: l'appuntamento speciale è promosso dalla facoltà di Psicologia dell'Università Cattolica, che ieri ha ospitato nell'Aula Magna «Tovini» i protagonisti di un progetto innovativo curato dall'associazione Vivi Down di Milano. Per un'intera mattinata gli studenti di Psicologia hanno potuto confrontarsi con le sfide della peer education, ovvero l'educazione tra pari, applicate al mondo della disabilità. «L'esperienza è nata per caso, grazie alla partecipazione a un bando, ed è stata messa in piedi con l'Università Cattolica di Milano - racconta Patrizia Rebaudi, psicologa psicoterapeuta che coordina il Servizio di psicologia dell'associazione Vivi Down -. L'obiettivo è smettere di considerare la sindrome di Down solo per la disabilità, ma stimolare in questi ragazzi la capacità di peer education, visto che l'esempio dei coetanei vale di più di quello che dicono gli adulti». Nel progetto sono stati coinvolti 18 ragazzi Down dai 18 ai 25 anni, seguiti da tutor e volontari, per mettere a fuoco gli orizzonti dell'affettività, della sessualità e della socializzazione, lavorando non solo sull'intelligenza cognitiva, ma anche emotiva e interpersonale. «DOPO UN ANNO di lavoro il progetto è arrivato al termine e il bilancio finale è positivo, perché i ragazzi sono davvero molto cresciuti», dice Rebaudi. I traguardi raggiunti con l'esperienza sono stati molteplici: si è favorita la diffusione di una cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva attraverso la formazione dei volontari, e si è generato sviluppo di competenze, di autonomia sociale e di relazione per i ragazzi con sindrome di Down, attribuendo loro un ruolo da «protagonista» nel processo di sviluppo di competenze attraverso l'educazione tra pari. Ieri la «ciliegina sulla torta» è stato il racconto del progetto a una lezione della laurea magistrale in Psicologia di Comunità dell'Università Cattolica di Brescia, per diffondere un'immagine della sindrome di Down non connotata esclusivamente dalla disabilità. I ragazzi Down che hanno partecipato all'esperienza hanno raccontato con emozione e orgoglio il percorso intrapreso, parlando delle regole base che si è dato il gruppo per lavorare proficuamente e del rapporto instaurato con i tutor e i volontari che li hanno accompagnati passo dopo passo alla scoperta di sé, delle proprie abilità e capacità di relazione in un cammino nuovo alla conquista dell'autonomia. «Questa lezione speciale è un modo per portare un pezzo di mondo esterno in Università, proponendo una formazione calata concretamente nella realtà - spiega Elena Marta, coordinatrice della Facoltà di Psicologia della Cattolica, sede di Brescia -. Il progetto vuole essere anche un segnale lanciato al territorio, per richiamare l'attenzione sulla presenza di una facoltà che vuole essere attenta ai bisogni e alle persone concrete». LI.CE.

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