Domanda "non ci sono solo uomini narcisisti perversi"

Violenza fisica e psicologica subita da parte di parenti o partner? Personalità devianti e disturbate con le quali vi relazionate ? Difficoltà a gestire la conflittualità familiare derivante da maltrattamenti ? A darvi una mano su Affaritaliani.it "Coppie di... fato: vittime, crimini e misfatti in famiglia", la rubrica al servizio dei cittadini tenuta dalla dottoressa Cinzia Mammoliti, criminologa, formatrice e autrice del saggio in materia di violenza psicologica "I serial killer dell'anima" (ed. Sonda). Per contattare la nostra specialista e avere consigli e aiuto scrivete a: lettereallacriminologa@affaritaliani.it

DOMANDA:

Buongiorno, mi chiamo Alessandro, ho 37 anni e volevo raccontare la mia disavventura con una narcisista perversa. La conosco in un locale: una donna che non mi colpisce molto, ha l'aria un poco spenta, mi racconta subito dopo la serata le sue disavventure lavorative e con un pretesto rimaniamo in contatto via mail. Ci scambiamo qualche messaggio e sembra avere sempre l'aria di chi vive il mondo da fuori: nessuno la capisce, non raggiungerà mai certi obiettivi, la gente la delude e altre lamentele simili. Poche cose concrete della sua vita emergono dai suoi racconti, farà raccontare soprattutto a me, quelle in riferimento alla mia esistenza. Premetto che ho una grande passione per la psicologia e questo diviene per lei la possibilità di avere un confronto con chi ha degli strumenti analitici che potranno farle capire quali siano i suoi problemi. Capii più tardi difatti che il narcisista, in fondo, conosce in parte il suo disagio.I messaggi su whatsapp ed il controllo ovvero la raccolta dei dati, nei confronti della mia vita si fanno sempre più numerosi, presto si arriva a tutto ciò che leggerò più tardi nelle testimonianze sul narcisismo, nei blog, con la sola differenza che in questa occasione, la preda è un uomo. Ma i suoi discorsi per quanto riguarda la lusinga sono pressoché uguali: vorrei un bambino, mi piacerebbe avere una famiglia con te, ho voglia di costruire, voglio crederci, voglio invecchiare con te, etc... Dopo otto giorni il primo screzio, si cala subito in illazioni nei confronti della mia vita, un modo di giudicare spietato che non ha precedenti, una rabbia fatta di parole scandite a bassa voce, al telefono che mi lasciano senza fiato, mi fanno piangere. Pochi giorni prima ero io, il piccolo mostro (d'intelligenza) che con lessico forbito riusciva a stupirla. Ora i ruoli si erano invertiti, non riuscivo a credere che quell'esile, spento e dolce essere potesse rivelarsi e rigirarsi senza motivo, con quelle modalità, spaventoso! Passano i giorni, le mie implorazioni fanno effetto su di lei impietosendola o per lo meno a me sembra così ed è questa la parte più triste. In un rapporto con un narcisista, il partner ti fa capire che rimarrà con te, nonostante le tue debolezza, i tuoi errori. Passa poco ed altre proiezioni fanno capolino, tutto quel che dico diviene il contrario e lei con la bravura di un'attrice quasi arriva a convincermi che sono folle, non riesco a capire cosa accade.Non ho testimoni ed anche se esistono le amicizie, queste vengono utilizzate contro di me. Sono in errore, sono un essere sbagliato, non c'è speranza. Tecniche di ricattura a go-go, silenzio, colpa, lusinga e sintomo, si alternano con fare ossessivo ad intervalli brevissimi. Più la preda ha capacità di amare, più il narcisista ha il bisogno di altalenare tali tecniche fino al consumo delle sue stesse energie, ma non può cedere, la preda è la rappresentazione della sua cattiveria e non può permettersi che questa testimoni il male che lo stesso narcisista ha compiuto. Intanto raccolgo dati, nella sue lamentele continue aveva accusato i suoi ex di essere narcisisti, ma date le numerose volte in cui aveva avuto delle proiezioni su di me, non passò molto tempo prima che potessi giungere alla diagnosi completa, in cui avevo ben capito che la testimonianza sugli ex era anch'essa una proiezione; insomma due mesi dopo l'allontanamento continuandola a frequentare solo per sms e qualche incontro, ci arrivai:narcisista patologico perverso con caratteristiche borderline. Non ci voglio credere all'inizio, continuò a farmene di tutti i colori mentre so che con nessuna difficoltà e con assenza di sentimento nei miei confronti (non ne ha mai avuti), frequenta altre persone fin da subito. Ora ha appena "finito?" di distruggere una sua preda verso la quale, essendo questa, una persona con la quale non sono in confidenza, non ho potuto far nulla. Anche in questo caso lei è convinta di aver incontrato un narcisista ed è fiera di averlo allontanato. Si chiede come mai io invece, sia rimasto ancora nella sua vita. Mi contatta ogni tanto per invitarmi la sera con i suoi amici, ma invento sempre scuse, per non subire l'effetto che potrebbe avere sul mio cuore, la sua ambiguità. Ahimè mi sento ancora per una piccola parte di me pericolosamente legato a lei. Ho la fortuna di aver smascherato quel che in mesi non ha voluto mai dirmi, in una frase del tipo: "non provo nulla per te". E' da lì che mi insegue convinta che mi sta perdendo, in effetti non ha più lo stesso effetto su di me, pian piano mi sto ricaricando. Come vedete non è difficile e parlo ai signori uomini, parlarne. Parlare della propria esperienza. Pensate che una persona appassionata di psicologia ha capito tardi, davanti a chi fosse ma non me ne vergogno, ringrazio addirittura la persona che è arrivata nella mia vita; mi ha insegnato a rimanere nell'amore nonostante i mesi duri che ho passato a piangere ed a pensare esclusivamente a lei ed all'illusione dei primi tempi insieme. Non scoraggiatevi, raccontatevi anzi e non nascondete la vostra straordinaria capacità di amare. Se ci hanno scovati è proprio per questa capacità! Che si tramuti in amore per se stessi. Abbiamo erroneamente fatto risuonare un vuoto che poi siamo andati a colmare con un/a narcisista, impariamo dagli errori e ricolmiamo questo vuoto di noi. Soltanto nella pienezza di noi stessi, saremo veramente completi come persona, soltanto nell'intesa del nostro "io" saremo in grado di amare il prossimo come avremo fatto con noi stessi. Un giorno se ne esce e se ne esce con un gran sorriso, il vostro cuore riprenderà a battere forte. Grazie!

RISPOSTA
Grazie a lei Alessandro per la testimonianza di un fenomeno sommerso che non guarda in faccia genere sessuale anche se la tematica del narcisismo viene maggiormente affrontata declinata al maschile. Una donna narcisa, modalità comportamentali disturbate e contraddittorie, proiezioni e rabbia, ma a monte di tutto l'illusione: quella nella quale incappa la vittima quando incontra chi le fa credere qualcosa di irreale. Lei parla di parziale consapevolezza. Io ho ancora dubbi in merito. Sicuramente la maggior parte di loro è consapevole che qualcosa non va anche perchè il loro mondo relazionale risulta gravemente compromesso dalle particolari dinamiche comunicative che li caratterizzano. Ma da qua alla consapevolezza penso che ci passi molto anche perchè quest'ultima richiederebbe un'intelligenza emotiva della quale i narcisisti son tendenzialmente privi. Al di là di questo mi han colpita molto le conclusioni che trae da un'esperienza emotivamente traumatica come quella che ha vissuto, dalla quale è, però, riuscito a trarre l'insegnamento più importante. Sono parole bellissime le sue: di forza, speranza, amore. Se sulla terra esistono davvero le Forze del Male e quelle del Bene queste ultime han vinto ancora. Forse si incappa nei narcisisti perversi quando si deve essere messi alla prova riguardo a qualcosa di importante. Forse un credo, una fede, dei valori. Il fenomeno è talmente tanto diffuso che non credo si possa prescindere da letture metafisiche che ogni vittima di dinamiche relazionali perverse dovrebbe essere in gradi di decifrare e personalizzare.
Un caro saluto
Cinzia Mammoliti
www.cinziamammoliti.it

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