‘L’ansia di separazione dalle figure genitoriali e’ l’origine della difficolta’ psicologica che causa la dislessia nell’80% dei bambini’. A rivelarlo e’ una ricerca su ‘La dimensione affettiva del disturbo specifico dell’apprendimento’ realizzata dall’Istituto di Ortofonologia (IdO), dall’Istituto Wartegg di Roma e dal Dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell’Universita’ degli Studi di Padova, presentata oggi al XV convegno dell’IdO sulle ‘Dislessie’.
Un’indagine che ha capovolto i termini della ricerca sui Dsa sostenendo la centralita’ della dimensione affettiva e psicologica, piuttosto che quelle cognitiva e neuropsicologica, all’origine dei disturbi specifici dell’apprendimento. Il lavoro e’ stato realizzato su 61 bambini con Dsa in cura presso l’IdO e sulle rispettive famiglie. I risultati della ricerca sono stati poi confrontati con un campione di controllo costituito da altrettanti 61 bambini, ma normodotati, e dai relativi genitori.
E’ risultato che quasi la meta’ dei bambini dislessici (il 40%) ha dimostrato difficolta’ nell’approccio alla realta’, ovvero poche strategie per potersi adattare alle richieste sociali in termini affettivi. Il 37% ha registrato sintomi d’ansia rilevanti, mentre il 25% segni di ansia di separazione da figure e luoghi di riferimento.
Invece nel campione di controllo le percentuali si sono attestate al di sotto del 10% per tutte e tre le variabili.
‘Cio’ che e’ rilevante – spiega la ricerca – e’ che il 71% delle madri e il 78% dei padri riportano di essere stati a loro volta bambini con ansia di separazione dalle figure genitoriali’. Infatti, un genitore su due (il 47% dei papa’ e il 58% delle mamme) ha dimostrato ‘un attaccamento disorganizzato e irrisolto, proprio perche’ porta dentro di se’ delle situazioni difficili nei legami con le proprie figure genitoriali. Vissuti irrisolti – si legge nello studio – che si ripercuotono a loro volta nella relazione con i figli, causando in questi ultimi strategie emotive e comportamenti disfunzionali’.
La ricerca dimostra infatti come da genitori con tali precedenti possano determinarsi figli con Dsa che soffrono situazioni d’ansia.
Si tratta di bambini ‘che vivono un elevato livello di inefficacia personale che li puo’ portare anche a sviluppare bassa autostima e relazioni con i pari piu’ complicate.
Eppure – ribadisce l’indagine – sono tutti soggetti dotati di un buon bagaglio di risorse psicologiche, purtroppo pero’ congelate a causa di un malfunzionamento affettivo’.
Valutare quindi i Dsa prendendo in esame anche l’ambiente familiare in cui si riscontrano ha permesso di dimostrare che ‘in queste famiglie si rilevano appunto piu’ elevati livelli di stress parentale, diminuiti livelli di autoefficacia genitoriale e problematiche nell’interazione genitori-bambino. Infine – conclude lo studio – risultano piu’ frequenti anche nei genitori, sebbene in una percentuale contenuta (il 15% delle madri e il 10% dei padri), i sintomi legati al pessimismo e all’aumento del senso di colpa’.