DISAGIO GIOVANILE: RIFLESSIONE DI GALIMBERTI …

DISAGIO GIOVANILE: RIFLESSIONE DI GALIMBERTI, PROFESSORE DI FILOSOFIA DELLA STORIA E PSICOLOGIA GENERALE

In che condizioni versano i giovani d'oggi?
Questa domanda ha interessato molto il professor Galimberti, il quale ha provato a enucleare gli aspetti sostanziali di questo tema spinoso.
Punto di partenza: i giovani stanno vivendo la realtà del nichilismo, ovvero dell'assenza dei valori, della mancanza di scopo, a causa della quale l'esistenza sembra essere diventata inesorabilmente priva di senso.
Riguardo a questo tema le parole del filosofo sono allarmanti:" Viviamo perché qualcosa ci attrae. Se il futuro non promette niente si vive nell'assoluto presente senza guardare avanti.
Se il mondo è indifferente nei loro confronti è chiaro che vivono più di notte che di giorno.
L'alcolismo o la droga, prima di essere un vizio o un eccesso, sono anestesie: un non voler esserci".
E' proprio nel non voler esserci che consiste l'essenza del nichilismo.
Disagio giovanileMa perché i giovani si riversano in quei diversivi annichilenti?
Semplice. Per non pensare, perché pensare significa proiettarsi nel futuro e quando il futuro non viene visto come un'opportunità, ma come una minaccia, è ovvio cercare di rimanere statici in un presente sensibile eterno.
La prima colpa del disagio giovanile risiede nella politica, la quale non è riuscita a creare le premesse e le condizioni per dare un futuro ai giovani.
Galimberti individua un'altra motivazione rilevante: la scuola.
La pecca risiede nell'assenza di una caratteristica che dovrebbero avere tutti gli insegnanti:" Spesso i genitori si sentono dire" Suo figlio è intelligente, ma non ha buona volontà".
Galimberti spiega che non esiste la buona volontà, ma esiste l'interesse, il quale dipende dal carisma del professore.
A proposito di ciò Galimberti aggiunge:" Non capisco perché chi è alto un metro e 50 non può fare il corazziere e chi non sa insegnare e appassionare può fare il professore per 40 anni.
Gli insegnanti devono essere carismatici perché è il carisma che suscita la passione, la passione fa crescere il desiderio e il desiderio scatena l'applicazione".
Secondo il professore sarebbe salutare per tutti i giovani un anno di volontariato, che favorirebbe la creazione di alcuni valori e di legami di qualità.
Un'esperienza del genere potrebbe anche aiutare i giovani a capire cosa vogliono fare da grandi, in modo tale da realizzarsi.


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