Dimissioni Papa: Ratzinger, Vatileaks ininfluente su addio



DIMISSIONI PAPA RATIZINGER, ADDIO AL PONTIFICATO ULTIME NOTIZIE 16/02/2013 – “Non potrei dire, che io sia caduto in qualche sorta di disperazione o dolore universale. Mi è semplicemente incomprensibile. Anche se vedo la persona, non posso capire, che cosa ci si possa aspettare. Non riesco a penetrare in questa psicologia”. Parola di Papa Ratizinger. Nessun legame tra lo scandalo Vatilieaks e le dimissioni che hanno choccato fedeli e non . A cinque giorni dalla resa emergono le prime voci su quella che può essere considerata la notizia dell’anno. Messe a tacere le malelingue che volevano un Ratizinger in balia degli scandali.

10 SETTIMANE FA L’AMMISSIONE – Durante la stesura della sua biografia, rilasciata al biografo Peter Seewald era già stata fatta menzione all’ipotesi addio.Da lì pagine e pagine hanno imbrattato giornali e riviste sul perché e per come di questo inusuale gesto. A fare chiarezza ci ha pensato direttamente il suo biografo Peter Seewald. “Solo malanni fisici”. Durante la stesura di “La luce del mondo” definito il suo “ultimo libro”, il sommo pontefice aveva infatti ventilato la possibilità di un addio. “Non era né spaesato né stanco dopo Vatileaks”. Racconta lo scrittore al settimanale tedesco “Focus”. Ma già da allora il suo cammino come somma guida era sul viale del tramonto. “Cosa attendersi dal mio pontificato? Non molto. Io sono un uomo anziano. Le mie forze diminuiscono. Credo che possa anche bastare quello che ho fatto”. Il tutto durante i molteplici colloqui nella residenza di Castelgandolfo. Incontri in cui, lo stesso Seewald, ammette di non aver mai visto il papa così stremato e privo di forze.

PADRE LOMBARDI: “UN GRANDE ATTO DI FEDE” – “(Dimissioni Papa) Un grande atto di governo della Chiesa, non tanto, come qualcuno pensa, perché Papa Benedetto non sentisse più le forze per guidare la Curia romana. Quanto perché affrontare oggi i grandi problemi della Chiesa e del mondo, di cui egli è più che consapevole, richiede forte vigore e un orizzonte di tempo di governo proporzionato a imprese pastorali di ampio respiro e non piccola durata”. Così padre Federico Lombardi commenta la rinuncia al pontificato da parte di Benedetto XVI.


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