Di cosa hai paura?

Con la consulenza di Alessandro Cozzolino, Personal Coach

 alessandro.co@me.com

 

Le persone che nella vita non emergono, non hanno successo, non sono felici o quant'altro, in realtà non sono affatto persone sfortunate o svantaggiate. Sono solo persone cha hanno paura. Hanno paura di emergere, di avere successo, di essere felici. Hanno paura di guardarsi dentro e di vedere cosa sono capaci di essere e fare davvero. Hanno paura di conoscersi, di accogliere e accettare le loro inclinazioni naturali. Hanno paura di scoprirsi e scoprire i propri talenti. In parole povere, hanno paura di vivere. Trovano molto più "sicuro" e meno problematico limitarsi a "tirare avanti", a sopravvivere. Tuttavia, sono proprio queste persone quelle più inclini alle malattie, al malessere e ai disturbi di carattere tanto fisico quanto interiore.

La paura è un meccanismo di difesa dell'organismo che si attiva in presenza di un pericolo - reale o immaginario - e si manifesta mediante un'intensa emozione che ci induce alla fuga, alla lotta o all’immobilizzazione. È vera e giustificata se esiste un reale pericolo per la nostra incolumità. Non è giustificata e non è reale se tale pericolo è del tutto immaginario. Ma allora, se il pericolo è immaginario, non lo sarà anche la paura?

Il punto è proprio questo: l'immaginazione. Non quella di tipo disneyiana, fatta di colori, luci e suoni che da generazioni fa sognare grandi e piccini. Ma quell'immaginazione grigia, negativa e distruttiva che corrode l'anima, paralizza il corpo, intossica la mente e inganna i sensi. 

Molti sostengono di aver paura dell'ignoto. Io invece credo che il noto sia di gran lunga più pericoloso. Partire dal presupposto che ciò che non conosciamo sia a priori un pericolo, un problema, un dolore, e pertanto preferire restare fermi e immobili dove si è, rappresenta l'illusione più castrante e malsana che la nostra mente possa mai concepire. Ciò che si conosce già, crea una sensazione di copertura e sicurezza tanto fittizia quanto mutilante: azzera ogni tentativo di esplorazione del nuovo, uccide non solo la speranza di una vita migliore ma soprattutto il desiderio di sperimentare nuove strade, è un freno ad ogni slancio di creatività, di crescita e sviluppo personale, e finisce con l'annientare ogni sorta di volontà di vivere.

Non tutti sanno che il 90% delle preoccupazioni di cui abbiamo paura, non si verifica. Ma lo sanno benissimo le nostre "care" compagnie d'assicurazione.

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