Dentisti: pronte le regole per uno studio ‘antistress’

(ASCA) - Roma, 25 mag - Combattere lo stress da studio
dentistico, che colpisce il paziente 9 volte su 10, e'
fondamentale per il medico. Secondo uno studio promosso
dall'Unione Nazionale delle Industrie Dentali Italiane
(Unidi), basato sulle piu' recenti pubblicazioni di
psicologia ambientale, e' risultato infatti che gli stimoli
sensoriali percepiti dal paziente nell'ambiente medico sono
decisivi per la riuscita delle cure. Vista, olfatto, suoni e
rumori, controllabili dal professionista, possono e devono
dunque essere modificati al fine di abbassare il tasso di
stress che colpisce il paziente con l'obiettivo di ottenere
una cura ottimale anche dal punto di vista psicologico.

Qualita' dell'ambiente, dell'arredamento, illuminazione,
profumi gradevoli, musiche rilassanti sono punti chiave che
il professionista oggi non puo' piu' sottovalutare. Lo studio
e' stato presentato in occasione del secondo Workshop MAU
del 55* congresso nazionale Amici di Brugg, evento culturale
e merceologico dedicato al mondo del dentale.

''Gli studi effettuati - spiegano gli autori dello studio
Ruggero Soffiato, consulente per il miglioramento delle
organizzazioni ed Elisa Maragno, psicologa del lavoro -
considerano varie tipologie di stimoli sensoriali presenti
nell'ambiente e in qualche misura controllabili dal
professionista (per esempio, rumore e musica per la
stimolazione uditiva). Nel complesso le ricerche hanno
rilevato che le manipolazioni di singoli elementi
dell'atmosfera possono generare una varieta' di effetti
psicologici, fisici e comportamentali negli individui''.

''Per quanto riguarda l'impatto visivo - spiega Soffiato - e'
stato dimostrato che la qualita' percepita delle cure che il
paziente si appresta a ricevere in uno studio odontoiatrico
e' maggiore in situazioni dove l'ambiente e' bene arredato,
bene illuminato, contenente immagini artistiche, con aspetto
caldo ed accogliente. Mentre si percepisce una qualita'
inferiore nel caso contrario, con arredamento obsoleto,
stanze male illuminate, senza immagini artistiche o con
riproduzioni scadenti''.

''Anche per quanto concerne la relazione tra stimoli
olfattivi e tono dell'umore - aggiunge la psicologa Maragno -
le ricerche mostrano che, in genere, il ricordo rievocato
dalla sollecitazione odorosa si accompagna ad uno stato
emozionale.

Un odore puo' suscitare una emozione anche in assenza di
consapevolezza e puo' quindi creare un ambiente
particolarmente adatto a predisporre il nostro paziente ai
successivi interventi a volte anche dolorosi''.

''Il lato uditivo - concludono i ricercatori - e' certamente
il piu' importante, soprattutto dal momento che e' dimostrato
che certi tipi di musica alleviano lo stress e stimolano
positivamente l'attivita' delle onde cerebrali. L'attivita'
musicale si e' anche dimostrata in grado di ridurre il
livello di stress abbassando la concentrazione dei markers
infiammatori e migliorando l'attivazione delle cellule
''natural killer'' del sistema immunitario. Ma cio' che conta
e' che recenti esperimenti hanno dimostrato come l'impatto
combinato di suoni e aromi attivi le stesse regioni del
cervello che sono attivate dalla vista. Quindi le percezioni
dei pazienti - se sono positive - possono essere un
importante elemento per un loro maggiore coinvolgimento alla
cura''.

red/mpd

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