D’Amario: il deputato grillino strumentalizzato da uno psicologo



di Pietro Lambertini


PESCARA. «Il deputato del Movimento 5 Stelle Daniele Del Grosso è stato strumentalizzato da uno psicologo che vuole fare carriera a spese dei cittadini. So già che questo psicologo è andato un po’ dappertutto per cercare aiuto e mi dispiace che proprio l’onorevole abbia abboccato mentre, a livello nazionale, il Movimento 5 Stelle si fa portavoce di temi importanti. Se Del Grosso vuole chiarimenti sull’atto aziendale della Asl, sono pronto a fornirglieli e, dati alla mano, si renderà conto di essere stato strumentalizzato». Claudio D’Amario, direttore generale della Asl di Pescara, risponde così all’interrogazione del deputato grillino di Cepagatti al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. Del Grosso ha parlato di «una riduzione dei costi soltanto apparente» alla Asl, di «costi che andranno incontro a continui aumenti» e di «ingiustificato esborso di denaro pubblico». Secondo il deputato, sono stati istituiti tre nuovi primariati nei distretti sanitari, il taglio dei distretti – tre nella prima versione dell’atto aziendale, diventati 5 nella stesura finale – è stato rimandato e il settore della psicologia penalizzato. «Ma L’atto aziendale», dice D’Amario, «è stato approvato non tanto da me ma da un subcommissario governativo e le integrazioni, da una versione all’altra, sono state richieste proprio dal ministero della Salute. È tutto il contrario di quello che sostiene Del Grosso: dopo la prima versione dell’atto aziendale sono state richieste modifiche da parte del subcommissario per migliorare i servizi sul territorio di Radiologia e Geriatria. Per la Cardiologia, invece, non è stato istituito alcun nuovo primariato. Abbiamo semplicemente adempiuto alle prescrizioni del ministero. Comunque, io sono disponibile al confronto ma se un politico avesse la buona volontà di informarsi prima di parlare sarebbe ancora meglio».

Del Grosso ha denunciato, poi, la «soppressione» delle unità operative semplici di Psicologia clinica e Psicologia delle dipendenze che «non porterà a nessun risparmio» ma a uno «spezzettamento» delle prestazioni a danno di un’utenza debole. D’Amario replica così: «Quasi mi viene da ridere ma resto perplesso quando si antepone l’interesse di un singolo a quello della collettività. Per andare incontro ai bisogni dei cittadini, dall’oncologia alla dipendenza dalle droghe e dal gioco d’azzardo, abbiamo inserito 8 professionalità elevate per un servizio diffuso mentre l’interrogazione dell’onorevole nasconde un interesse privato: noi siamo andati verso i cittadini e non verso un professionista che vuole avanzare di carriera. So che questo piscologo è andato un po’ dappertutto per cercare aiuto e, finora, soltanto i grillini hanno abboccato e di questo mi dispiace: forse, lui e Del Grosso si conoscono. Per noi», dice D’Amario, «i veri portatori di interesse sono i cittadini e so che è la stessa cosa per i grillini. Noi siamo un libro aperto, a disposizione anche di Del Grosso». Nella passata legislatura, è stato l’ex senatore Idv Alfonso Mascitelli il più accanito contestatore di D’Amario con una serie di interrogazioni parlamentari, adesso, comincia il deputato grillino: «Io sono sempre sereno. Del resto, a scuola, di interrogazioni ne facevo tre al giorno mica una. E poi, penso che se uno è preparato, all’interrogazione, fa sempre una bella figura e prende un bel voto».

Sul voto del comitato ristretto dei sindaci della Asl – uno di centrodestra, Pescara, e tre di centrosinistra, Penne, Popoli e San Valentino – che ha promosso i primi 18 mesi del secondo mandato di D’Amario, il manager dice: «Il lavoro premia e noi stiamo lavorando per il territorio recependo le istanze. E poi vuol dire che si sono superate logiche politiche».

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