Crisi economica e violenza sulle donne: quale legame?

Crisi economica e violenza sulle donne: quale legame?

Italia e Grecia unite non solo dalla crisi economica ma anche da un’impennata di casi di violenza sulle donne.

Una ricerca della Società per lo Studio della Sessualità Umana e l'Istituto Andrologico di Atene mostra come una donna ellenica su tre abbia subito atti di violenza, che vanno dal sopruso e dalla violenza psicologica a quella fisica, e gli atti violenti nei confronti delle donne sono aumentati del 47%.

In Italia le cose non vanno meglio e il 'femminicidio' è purtroppo un argomento scottante che trova ampio spazio giorno dopo giorno sulle pagine dei quotidiani. Senza contare quante non denunciano gli abusi e le violenze domestiche o quelle perpetrate sui posti di lavoro.

Ma quanto gioca la crisi economica sulla recrudescenza di atti di violenza sulle donne?

A fare il punto è Alessandra Kustermann, fondatrice e responsabile del Soccorso violenza sessuale e domestica della Fondazione Policlinico di Milano presso la clinica Mangiagalli, e primario del Pronto soccorso ostetrico-ginecologico, che ricorda come nel primo trimestre del 2013 siano arrivate al Centro Mangiagalli 150 richieste di aiuto e 14 di queste riguardano bambini con meno di 13 anni.

I casi seguiti dal centro meneghino sono divisi piuttosto equamente tra vittime di violenze sessuali e violenze domestiche; per la metà donne di origine italiana l’altra metà immigrate. Ma perché la crisi economica può contribuire ad accendere la miccia della violenza? L’esperta spiega che gli uomini responsabili di violenza all’esterno appaiono sereni e perfetti, mentre dentro le mura domestiche sfogano la propria frustrazione per la perdita del lavoro, le difficoltà economiche o altri disagi legati anche alla congiuntura economica sfavorevole.

Così come il sopruso, soprattutto il mobbing sessuale, può trovare terreno fertile proprio in ufficio, acuito dalla costante condizione di precariato e dal timore, da parte delle donne, di perdere il lavoro a seguito di una denuncia. Lungi dal voler giustificare in alcun modo gli atti di violenza sulle donne, gli esperti hanno sottolineato quanto sia importante destinare maggiori fondi a sostegno dei centri antiviolenza e all’assistenza psicologica soprattutto e per tutelare i minori.

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