Crisi e psicologia

Caro Beppe, l’argomento non è sicuramente nuovo, ma mi sembra giusto riproporlo. La crisi attuale è certamente reale (posti di lavoro che mancano, tasse aumentate etc), ma una fetta (a mio giudizio non piccola) di questa crisi è di origine psicologica: bersagliati da notizie negative, siamo bloccati in tutti gli acquisti anche quando potremmo concederceli. I miei studi di economia (ahimè 30 anni fa…) mi fanno ricordare che c’è una componente psicologica (le aspettative, mi ricordo il simbolo del Pi Greco sui testi) che incide sulle decisioni economiche di tutti, dagli stati alle persone. Ora, in questo clima, perchè una notizia importante e di sicuro impatto positivo come la discesa dello spread sotto i 330 punti viene messa sul Corriere online del 1° marzo, soltanto al 6° posto? E le prime 5 sono tutte di tono negativo? Nell’ordine: l’inflazione che risale, la vicenda della Costa Allegra, quella dei marò in India, una madre scippata che mette una taglia e la disoccupazione record. L’impaginazione di un giornale (così come il layout di una vetrina) è tutto fuorchè secondario. Evidenziare i messaggi positivi, quando ci sono, (che non vuol dire sottacere le cose negative) dovrebbe anche essere un compito di ogni organo di informazione. O sbaglio?
PS: sono un ristoratore di Cava Manara, vicino a Pavia, cui ti so molto legato. Quando passi dalle mie parti se ti fa piacere entra e condivideremo un bicchiere di Bonarda e le pene per la nostra Beneamata (sigh, che annata!). Buona giornata,

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