Come vincere le superstizioni

A cura di Marco Lombardozzi, medico, psicoterapeuta, omeopata, psicopatologo forense - www.lombardozzi.it

 

La superstizione deve essere considerata una vera e propria ossessione. Ed è proprio di questo che dobbiamo occuparci, perché quando il comportamento superstizioso diventa ossessionante, finisce per governare la vita delle persone di cui si “impossessa”, condizionandone le scelte, anche se, razionalmente, si riconoscono non credibili. Ho visto pazienti torturati dalle loro stesse superstizioni, perché aumentano fino a un punto in cui invadono completamente la vita di un individuo. La loro vita diventa interamente occupata da continui movimenti ripetitivi, dal controllo di ciò che accade. Quindi, chi è molto superstizioso ha una base ossessiva che domina i suoi pensieri e tende ad avere idee fisse, pensieri fissi e ciclici. Con troppa leggerezza si scherza su queste persone. Ricordo il caso di un mio paziente che, per una sua idea superstiziosa, non doveva mai buttare i tappi di metallo delle bottiglie, pena una terribile sciagura. La sua casa era completamente invasa di buste di tappi di metallo. A un certo punto dovette vendere i mobili per fare spazio alle buste! La situazione richiese interventi drastici da parte dei servizi sociali perché era insostenibile. Tutto per una scaramanzia!

Bisogna, quindi, stare attenti e valutare il proprio grado di superstizione per evitare che degeneri in forme dannose.

 

Quattro consigli per vincere le false credenze

1. Depoterizzare il gesto. Togliere forza e potere a quei gesti che mettiamo in atto ritualisticamente. Renderci conto che quel gesto in altre occasioni non ha funzionato, quindi “non funziona e non ha alcun potere sulla nostra vita”.
2 Fare proprio il concetto che la vita non può essere controllata, prevista e condizionata. La vita è l’insieme di un numero infinito di variabili che l’essere umano non ha il potere di controllare, ancor meno toccando ferro! Se così fosse, tutte le persone che fanno gesti di quel tipo ogni giorno, non avrebbero mai eventi negativi. E invece non è così.
3 Rispettare sé stessi con dignità. Se ci si accorge di quanta dignità si perde a farsi dominare dalle credenze, si può trovare la forza per uscire dal tunnel della superstizione. Credere in ciò che non è reale equivale a delegare la nostra vita a qualcun altro o, in questo caso, a un’idea, un’immaginazione.
4 Accettare che i gesti ripetitivi non sono uno scherzo: aprono la strada a vere ossessioni. Ecco perché bisogna intervenire prima che lo diventino.

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