Come identificare un bugiardo in 20 secondi Il linguaggio del …

lo studio del professore americano Mark Salem

Come identificare un bugiardo in 20 secondi
Il linguaggio del corpo alleato della verità

La teoria di uno psicologo indica che cosa osservare di chi ci sta di fronte per capire se ci sta mentendo o no


Tim Roth nei panni del professor Lightman nella serie «Lie to me» (Fox)Tim Roth nei panni del professor Lightman nella serie «Lie to me» (Fox)
MILANO
- A Pinocchio si allungava il naso quando mentiva e, sebbene con mutamenti non così plateali, a tutti noi accade qualcosa di simile. La menzogna attraverso le parole spesso è accompagnata da incontrollabili e involontari cambi di postura o dello sguardo o ancora del modo di parlare, segnali fisici generati dal subconscio che si manifestano indipendentemente dalla nostra volontà. Secondo l'americano Mark Salem, psicologo comportamentale e esperto della rivista Men's Health, esistono quattro passi fondamentali per individuare se chi abbiamo di fronte ha un atteggiamento non sincero.

SCACCO AL BUGIARDO IN 4 MOSSE - Secondo lo psicologo statunitense il corpo umano invia un migliaio di segnali fisici per ogni minuto di interazione e, indipendentemente dalla capacità di autocontrollo, il linguaggio non verbale spesso rivela i veri sentimenti di una persona. Ecco cosa è bene tenere a mente per cercare di capire se la persona con la quale stiamo parlando è onesta o no:

- Attenzione alle pause: quando una persona sta mentendo, fa pause più lunghe nel mezzo delle frasi, fornisce risposte brevi e prende tempo prima di rispondere. È anche molto importante osservare gli occhi di chi ci sta di fronte; gli indizi sono che chi inventa una risposta generalmente rivolge lo sguardo in alto a destra o in basso a destra per inventare suoni. Di solito chi si esprime sinceramente guarda a sinistra ed è indifferente l'altezza alla quale lo fa. Chi invece tende a fissare l'interlocutore negli occhi o non sta ascoltando oppure sta solamente cercando di catturarne la fiducia.

- Eccessiva gestualità: muovere molto le mani è un altro segnale di insincerità. Chi si gratta nervosamente o giocherella continuamente con una penna sta probabilmente ricevendo dei segnali dal proprio subconscio che gli ricordano che non si devono dire le bugie.

- Mancanza di gestualità: i bugiardi più esperti invece si rivelano nel modo contrario. Mark Salem ricorda le apparizioni televisive di Richard Nixon all'epoca dello scandalo Watergate. L'allora presidente statunitense comparve sullo schermo «con il viso inespressivo, il tronco rigido e le gambe incrociate. Sembrava surgelato».

- L'importanza della bocca: bisogna fare attenzione ai movimenti della bocca, delle labbra e della lingua. Le labbra serrate spesso indicano una volontà di nascondere la verità. Chi si succhia o mordicchia le labbra invece sta tentando di controllare sentimenti rabbiosi. Inoltre quando una persona si innervosisce la sua bocca si asciuga e di conseguenza si leccherà le labbra e deglutirà. Tossire, schiarirsi la gola di frequente o coprire la bocca con una mano sono considerati (al pari di spalle basse e postura del corpo ripiegata) chiari segnali di scarsa apertura. Infine occhio al sorriso: quello falso compare e sparisce in un attimo e non illumina gli occhi di chi lo sfodera.

ALLA RICERCA DELLA VERITÀ - Il desiderio di ottenere la verità dalle testimonianze processuali o dalle semplici parole di tutti i giorni è una delle tante ossessioni umane. Per perseguire questo obiettivo sono state costruite macchine, ideati farmaci e si è ricorsi all'ipnosi e alla risonanza magnetica cerebrale. Forse quella di Mark Salem è una psicologia un po' alla Lie to Me (la serie televisiva statunitense nella quale Tim Roth interpreta un esperto di comunicazione non verbale, praticamente infallibile nell'individuare i bugiardi), forse pretendere di arrivare alla verità semplicemente interpretando il linguaggio del corpo può essere un esercizio un tantino avventato, ma non bisogna dimenticare che il nostro corpo esprime spesso, e non solo per quanto riguarda le bugie, molto più di tante parole.

Emanuela Di Pasqua15 dicembre 2011 | 14:19© RIPRODUZIONE RISERVATA

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