Come combattere il pessimismo: il decalogo della serenità

A cura di ALESSANDRO COZZOLINO, personal e life coach, www.alcoach.it

 

Come una malattia lenta e distruttiva, è cancerogeno e può essere letale: è il pessimismo, quell’atteggiamento quasi mai naturale, ma sempre più spesso acquisito, a seguito di esperienze più o meno dolorose, che spinge l’individuo a considerare e sottolineare esclusivamente i lati e gli aspetti peggiori di una situazione in cui si trova, di un’esperienza vissuta o che sta per vivere, di una o più persone con cui interagisce. Che si traduce nel preoccuparsi eccessivamente di tutto, del temere sempre accadimenti disastrosi, nell’avere paura del futuro: “Cos’altro mi potrà succedere? E se la situazione peggiorerà?”.

Riconosci le tue paure

Il pessimista è colui che vede il famoso bicchiere sempre mezzo vuoto ed è vittima di ansie e preoccupazioni eccessive e spropositate. Il pessimismo è quasi sempre legato all’ansia, quella “bizzarra” sensazione che induce a credere nel presente che una data situazione futura andrà storta ancor prima che accada. Così ci si rovina sia il presente sia il futuro: ci si angoscia smodatamente e inutilmente. Infatti, come dimostrano diversi studi statistici, il 90% delle cose per cui ci si preoccupa, poi non si verifica! (A questo punto, il pessimista farà notare che c’è comunque un 10% che invece puntualmente si realizza…). La tendenza a sottolineare solo i lati negativi della vita non è, in realtà, sempre controproducente. A volte funziona come quei microbi e batteri “buoni” che - paradossalmente - ci proteggono da quelli “cattivi” e ci salvano la vita. Si chiama pessimismo difensivo ed è una strategia che i soggetti più ansiosi applicano, spesso inconsapevolmente, con l’intento di “gestire” la propria ansia e prendere le misure più opportune per prevenire o superare le (eventuali) conseguenze negative di una data situazione. In questo senso, può quindi tornare utile e comodo. Ma è efficace contro l’infelicità? Il punto è che nell’attuale momento storico, basta sfogliare un giornale o guardare un telegiornale per essere bombardati da inquietanti notizie, che inducono i più a coltivare pensieri negativi e tossici.

Prova a guarire

Il miglior modo per combattere il pessimismo è in assoluto accettarlo. Accettare che oggi non siamo in vena, che siamo tristi e giù di morale. E va bene così. Se vuoi godere dell’arcobaleno devi sopportare la pioggia. Il trucco sta nell’accettare il momento non proprio roseo. Fa parte di quel pacchetto che chiamiamo vita.

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